Rimini, ragazza costretta al matrimonio, Matteo Renzi: «Tolleranza zero». Colombo: «Interrogazione parlamentare»

Rimini
  • 01 ottobre 2025

RIMINI. Anche Matteo Renzi interviene (sui social) dopo la notizia della ragazza costretta al matrimonio in Bangladesh. «Leggo di due cittadini bengalesi che a Rimini avrebbero picchiato e drogato la figlia per costringerla ad accettare un matrimonio combinato», scrive l’esponente di Italia dei Valori. «Voglio essere molto chiaro: tolleranza zero per questi reati così odiosi. Questa non è “una diversa cultura”: questa è la negazione dei valori italiani. Spero che non ci sia nessun buonismo da parte di Istituzioni e Magistratura. E grazie ai carabinieri per l’intervento come al solito efficace e puntuale».

«Sono intollerabili i crimini compiuti da due genitori originari del Bangladesh sulla figlia per costringerla ad un matrimonio combinato. Siamo in Italia, i valori del nostro paese devono essere rispettati. Grazie ai carabinieri per il loro tempestivo intervento e solidarietà alla ragazza. Servono strumenti di protezione e prevenzione più efficaci, a partire dalle scuole. Nessuna cultura o tradizione può giustificare violenze simili. La libertà delle donne è un valore inviolabile», interviene anche la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva.

«A dir poco sconcertante quanto accaduto a Rimini, dove due genitori bengalesi hanno costretto la figlia ad un matrimonio combinato nel Paese di origine dopo averla segregata in casa, picchiata e drogata. Ora, grazie all’ottimo lavoro di carabinieri e investigatori marito e moglie sono agli arresti domiciliari. Situazioni inaccettabili che non possiamo in alcun modo accettare nel nostro Paese. Chi vive in Italia deve rispettare le nostre leggi e ricordare che siamo in Occidente: per noi la libera autodeterminazione delle donne è un principio inviolabile». Così, invece, la deputata Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega.

«Il caso della giovane drogata e costretta dai genitori a un matrimonio combinato in Bangladesh è inaccettabile», dice anche Beatriz Colombo, deputata di Fratelli d’Italia. «Non stiamo parlando di “culture diverse”, ma di pratiche che offendono la libertà e i diritti fondamentali. Grazie all’intervento del nucleo investigativo dei Carabinieri, si è evitato il peggio, a loro va il mio più sentito ringraziamento per la prontezza e la professionalità, per restituire dignità e protezione alla ragazza che ha chiesto aiuto appena atterrata all’aeroporto di Bologna. In Italia valgono le nostre leggi e i nostri principi, che pongono al centro la persona e non consuetudini arcaiche che riducono le donne a oggetti. Chi sceglie di vivere in Italia deve rispettare le nostre leggi, i nostri valori e la libertà individuale. Presenterò un’interrogazione parlamentare per monitorare il fenomeno in provincia di Rimini e in generale nell’intero Paese, Non è un caso isolato, le ragazze sono sempre più giovani ed anche bambine a volte».

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