Rimini: «Prostituzione e spaccio, a Rivazzurra ci sentiamo abbandonati e i turisti vanno a Cesenatico»

Rimini

Strutture chiuse, prostituzione in pieno giorno e spaccio di droga. Così appare oggi Rivazzurra agli occhi di chi la guarda da fuori. Un’area che un tempo era il fulcro del turismo riminese. E che oggi versa in condizioni di grave degrado. Al punto tale che i turisti preferiscono Cesenatico.

Il bagnino

Lo sa bene Simone Antonelli, titolare del bagno 127. Che, assieme alla cliente Stefania - anzi, è proprio il caso di dire “ex” -, lamenta l’abbandono a cui è andata incontro la zona. «La situazione è drammatica. Rispetto a dieci anni fa ho perso il 50% della clientela - stigmatizza Antonelli -. Di questi, il 25% è quella persa nel post Covid». Il bagnino riminese non vede possibilità di salvezza alcuna per se stesso e per i suoi colleghi della zona. «È un cancro che si sta espandendo a macchia d’olio - conferma -. E il mio stabilimento è tra quelli in cui questo cancro ha avuto origine».

«Mai più a Rivazzurra»

Allora. Tutto nasce da un video pubblicato su Facebook dal bagnino in cui compare anche l’ex cliente Stefania. «Non tornerei in vacanza a Rimini mai più nella vita, anche se ci sono venuta per anni - dice in tono di rimprovero la donna -. Quest’anno ho scelto Cesenatico: un ambiente adatto alle famiglie, dove puoi girare tranquillamente». Esattamente l’opposto di quello che, a suo dire, si può fare a Rivazzurra. «Qui spacciano ad ogni ora, cammini per i viali e incontri soltanto brutta gente - aggiunge, implacabile la donna -. Non c’è la pulizia e il decoro che ho trovato a Cesenatico. Prostituzione alle dieci di sera: ma si può?». Tutte motivazioni, quelle appena elencate, che hanno spinto la cliente del bagno 127 a cambiare destinazione per l’estate 2024. «L’anno scorso sono venuta qui a Rimini con altre tre famiglie, e loro non sono volute tornare - spiega -. A Cesenatico è tutto un altro ambiente. Per me, sicurezza e ordine pubblico sono fondamentali». Se c’è una cosa che però le dispiace è la sorte che faranno i bagnini come Simone Antonelli. Ma anche tutte quelle attività che ancora “resistono” all’avvento dei bazar. «Mi rattrista che ne risentiranno i balneari, i commercianti e gli albergatori di qui - chiude Stefania -. Ormai, però, la vera Romagna è a Cesenatico».

Il bagnino è preoccupato

A corredo del video anche le parole che il bagnino del 127 pronuncia al Corriere. E Simone Antonelli conferma per filo e per segno ciò che lamenta la cliente in fuga. «Quest’anno, in generale, c’è poca gente. Ma a Rivazzurra e Miramare siamo messi peggio - racconta -. Tutto quello che ha detto Stefania è reale. Molti alberghi sono chiusi, altri non investono nella riqualificazione dei servizi». Non può fare a meno, Antonelli, di lanciare una stoccata bella e buona nei confronti dell’amministrazione. «Da anni ormai ci sentiamo abbandonati dal Comune - denuncia -. E questo è il risultato: degrado generale, servizi carenti, spacciatori in pieno giorno». Quale sia la soluzione da percorrere, il bagnino del 127 lo chiarisce a gran voce: investire, rinnovare, riqualificare. Altrimenti, l’unica strada che si prospetta è quella che lui stesso riassume così: «Io stesso, da turista, non verrei in vacanza qui».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui