Rimini. Picchia la compagna sotto gli occhi dei quattro figli

Allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da lei frequentati mantenendo una distanza non inferiore a 500 metri, applicazione del braccialetto elettronico e divieto di comunicare con la donna e i familiari, anche per via telematica e informatica. È quanto disposto, su richiesta del pm Luca Bertuzzi, dal gip Vinicio Cantarini nei confronti di un 43enne di Poggio Torriana, accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna, madre dei suoi quattro figli minori. Una triste storia di offese quotidiane, denigrazioni, umiliazioni e violenze fisiche e psicologiche che avrebbero causato alla donna ansia e timore per la propria incolumità e per la quale sull’uomo pende un grave quadro indiziario di colpevolezza.
L’ultimo episodio
La mattina del 29 giugno scorso i carabinieri della stazione di Villa Verucchio, alle 8.10, si sono recati nella casa della coppia dove era in corso un violento litigio. A chiamare le forze dell’ordine la madre dell’uomo, preoccupata dalle urla provenienti dall’appartamento, la quale ha poi riferito ai militari che il figlio, ubriaco, stava discutendo animosamente con la compagna. Discussioni continue che però si protraevano da parecchio tempo, ma che ultimamente avevano avuto un’escalation preoccupante anche con messaggi whatsapp e audio sul telefonino inequivocabili. Dalle aggressioni verbali poi sfociate in minacce di morte (come volerla vedere morire bruciata o l’idea di “regalarle” una corda per impiccarsi e non sporcarsi le mani) fino addirittura, in qualche occasione, alle violenze fisiche, nonostante la vittima non sia mai andata in pronto soccorso per farsi medicare per paura che il compagno lo venisse a sapere. Secondo le testimonianze raccolte, quella mattina il 43enne si sarebbe svegliato all’alba, pretendendo dalla donna per l’ennesima volta un rapporto sessuale. Al suo diniego, però, sono iniziate le solite offese personali, sempre davanti agli occhi dei figli. “Alzati, muoviti, fai la governante”, “Puttana, sei una donna che non vale niente” sono solo alcune delle frasi che l’uomo le avrebbe pronunciato. Portato in caserma, il 43enne ha poi continuato imperterrito con le minacce anche nei confronti della madre, non perdonandole il fatto di aver chiamato proprio lei i carabinieri. “Se voi due non la fate finita, ammazzo te e lei” avrebbe detto chiaramente facendosi sentire anche dai militari presenti.