Rimini, piano spiaggia, il Comune tira dritto «Andiamo in direzione opposta a Jesolo»

Rimini

Sul nuovo piano spiaggia l’amministrazione Sadegholvaad tira dritto. E, dopo il confronto di ieri sera coi gruppi di maggioranza, fissa una precisa road map. Che prevede, già a maggio, il passaggio in Consiglio comunale per le controdeduzioni alle osservazioni presentate dalle associazioni dei balneari e per l’adozione del Piano. E, ad ottobre, il definitivo arrivo in Consiglio per l’approvazione dell’intero elaborato urbanistico che ridisegnerà, in chiave moderna, l’intero arenile, da Torre Pedrera e Miramare.

Lo scontro

Intanto, si apre un botta e risposta polemico Confesercenti-Amministrazione. Con l’associazione che lamenta «la mancanza di confronto nella redazione del Piano» bocciando il metodo usato dal Comune, e l’assessora all’Urbanistica, Roberta Frisoni, che replica: «Se è legittimo che la Confesercenti difenda gli interessi dei propri singoli associati, meno legittimo però che racconti quelle che sono cose non vere sul “metodo” visto che di incontri, anche con i rappresentanti di Confesercenti, ne abbiamo fatti diversi da inizio gennaio a oggi, durante il percorso di illustrazione del piano».

No alle concentrazioni

L’esponente di giunta aggiunge: «L’amministrazione è apertissima ad accogliere le osservazioni che migliorino il piano. Che, anche qui è il caso di riaffermarlo per evitare equivoci o peggio strumentalizzazione, è costruito per tutelare e valorizzare l’impresa locale, un piano anti concentrazioni e, se vogliamo, in direzione opposta a quello accaduto di recente a Jesolo». Un riferimento alla località balneare veneta, quello della Frisoni, come replica, anche in questo caso, alle critiche dell’associazione di categoria che aveva parlato di «un piano che azzera il valore aziendale dell’impresa e dei beni materiali e immateriali degli attuali concessionari, favorendo l’entrata, nella gestione della spiaggia, di soggetti (vedi Jesolo) che snatureranno le tradizioni e la storia che hanno fatto di Rimini la capitale europea del turismo». Rilancia l’assessora: «La nostra proposta di piano si fonda sull’equilibrio, sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, sull’innovazione, e sulla direzione di arricchire di servizi quella parte strategica di città che dà lavoro diretto e indiretto a decine di migliaia di persone solo a Rimini. Di qui a maggio saremo assolutamente disponibili al dialogo nell’esclusiva e trasparente convenienza dell’interesse collettivo». Chiosa quindi l’Amministrazione: «Sono 5 gli obiettivi strategici che si propone il piano: migliorare la qualità attraverso il rinnovamento delle strutture di spiaggia e l’alleggerimento delle superfici, innovare il prodotto turistico, aumentare la fruibilità libera delle spiagge, la cui superficie aumenterà del 37% rispetto al contesto attuale, migliorare la resilienza e sostenibilità ambientale della fascia a mare».

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