Rimini, personal trainer fasulli, i professionisti insorgono: “Diffidate di chi vi propone lezioni in sala pesi a 10 euro”

Rimini
  • 04 giugno 2025

Professionisti del fitness spodestati da appassionati che, all’occorrenza, si spacciano per personal trainer pur non possedendo la benché minima traccia di un attestato. Una deriva rispetto alla quale i gestori delle palestre targate 0.2 Fitness, Gianluca Boresta e Indrit Belba, hanno molto da dire; specie se si considera che, solamente pochi giorni fa, calava il sipario su Rimini Wellness 2025, la manifestazione fieristica a tema fitness più importante d’Italia. “Un appuntamento come il Wellness deve ricordarci l’importanza della professionalità e delle conoscenze, che, troppo spesso, in questo settore finiscono in secondo piano”, commenta Boresta, istruttore di bodybuilding certificato Fif (Federazione Italiana Fitness).

Grazie al Rimini Wellness, spiegano, la sede 0.2 Fitness di Rimini situata in via dei Mille ha registrato un 20% di accessi in più durante la quattro giorni fieristica. “Numeri che non ci sorprendono, visto che la fiera, di anno in anno, riesce ad abbracciare un pubblico sempre più vasto. Ciò è segno che l’interesse per il benessere e per lo sport aumenta - dice Boresta -. Tuttavia, è dietro l’angolo il pericolo di imbattersi in persone che, per il solo fatto di aver seguito una programmazione in sala pesi per qualche mese, si improvvisano personal trainer e finiscono per dare consigli, se non addirittura per stilare schede, a persone che si affidano a loro con l’idea di risparmiare. Questo è un errore gravissimo che, purtroppo, vediamo accadere sempre più spesso. Non bisogna mai lasciarsi tentare da chi non è un professionista del settore, perché il rischio è di andare incontro a infortuni o inseguire ideali estetici impossibili da raggiungere per il semplice fatto che la persona che ci segue, non essendo competente, non è in grado di formulare una programmazione adatta al nostro corpo e alle nostre necessità”.

L’improvvisazione, nel fitness, è una pratica molto comune - gli fa eco Belba, personal trainer N.B.B.U.I., federazione di bodybuilding riconosciuta dal Coni -. Vedo un amico che si allena da anni, ammiro i risultati che l’allenamento ha prodotto sul suo corpo e gli chiedo di seguirmi, pensando di risparmiare soldi e, al contempo, di ottenere i medesimi frutti. Nulla di più sbagliato, perché ciascuna persona ha un’esperienza che è solo sua, un percorso sportivo che è tarato sulla base delle sue esigenze e delle sue caratteristiche fisiche, che non saranno mai sovrapponibili a quelle di un’altra. Per non parlare del rischio di farsi male, di subire infortuni che creano danni per tutta la vita. Solo un istruttore qualificato sa come affrontare determinate problematiche o esigenze specifiche della persona, quali esercizi evitare e quali no, come modellare un allenamento sulla base di ciò che gli viene richiesto. Chi si improvvisa è solo un pericolo per l’altro”.

“È per questo che le palestre 0.2 Fitness collaborano soltanto con personal trainer certificati - conclude Boresta -. Guai a storcere il naso davanti a un professionista che si fa pagare 40 euro l’ora e accettare il servizio di un presunto tale che ne chiede 10. La qualità e le competenze, come in tutti i settori, vanno pagate. Non bisogna mai svendere il lavoro, altrimenti si crea un danno d’immagine alla professione stessa. E soprattutto, mai fidarsi di chi millanta conoscenze che non ha”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui