Rimini. Per ora non sarà estradato negli Usa l’hacker ricercato dall’Fbi

Rimini
  • 05 novembre 2025

La Corte d’Appello di Bologna al momento non ha concesso l’estradizione negli Stati Uniti al 42enne hacker kazako arrestato a luglio a Riccione dalla polizia postale di Rimini mentre si trovava in vacanza con la famiglia. L’uomo, ricercato dall’Fbi, è accusato di essere uno dei componenti di una banda di cybercriminali che avrebbero messo a segno, tra il 2023 e i primi mesi del 2025, gravi episodi di frode ed estorsione informatica ai danni di enti statunitensi. Dopo aver hackerato i loro sistemi informatici ed essere entrato in possesso di dati sensibili, chiedevano riscatti da diverse centinaia di milioni di euro. La Corte d’Appello, dopo aver ascoltato le questioni sollevate dalla difesa (rappresentata dagli avvocati Luca Montebelli e Sonia Giulianelli del foro di Rimini), ha rinviato la decisione sull’estradizione al prossimo 17 dicembre. In attesa del pronunciamento, il 42enne rimarrà dietro le sbarre ai Casetti dove è detenuto fin dai momenti successivi all’arresto.

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