Rimini. Parlamaneto, Colombo e Spinelli le più presenti, da Gnassi e Croatti i voti “ribelli”

Rimini

Sono donne, tutte e tre di Fratelli d’Italia. E sono delle vere e proprie stacanoviste del Parlamento. Sempre presenti, o quasi, a Palazzo Madama o a Montecitorio, secondo uno studio della fondazione Openpolis che monitora costantemente i lavori parlamentari di Senato e Camera. Marta Farolfi, Domenica Spinelli e Beatriz Colombo, sono loro le detentrici della più bassa percentuale di assenze registrate durante questa XIX legislatura: e per le prime due siamo, addirittura, ai livelli dello zero virgola.

I primi posti

Ravennate, ma eletta nel collegio uninominale di Rimini alle ultime elezioni del settembre 2022, la senatrice Farolfi guida questa particolare classifica degli stacanovisti di Romagna con una percentuale di assenze dello 0,2%: il nulla dunque. Segue la vice sindaca di Coriano e senatrice Spinelli, che, con lo 0,3% di assenze registrate (anche in questo caso il nulla) si piazza seconda nella graduatoria dei rappresentanti riminesi più presenti in Parlamento. Un po’ più distanziata, a salire sul terzo gradino del podio è la deputata riccionese Colombo (5,1% di assenze). Insomma, una gara in solitaria quella delle tre esponenti romagnole di Fratelli d’Italia. Visto che per trovare gli altri politici in buona posizione di classifica (quarto a livello riminese) bisogna salire al 6,7% di assenze di Jacopo Morrone, deputato forlivese della Lega, eletto nel collegio uninominale di Rimini. Anche in questo caso un tasso percentuale di assenze dai lavori parlamentari discretamente basso, visto che non supera le due cifre.

Tassi di assenteismo

Due cifre appunto. Pari ai tassi percentuali di assenza degli altri tre parlamentari romagnoli. In questo caso tutti dell’opposizione di centrosinistra. Come il senatore riminese Marco Croatti del M5S (14%), la deputata ravennate del Pd, Ouidad Bakkali (22%) e l’altro deputato riminese Dem, l’ex sindaco di Rimini Andrea Gnassi che, col 34,9% di assenze, si piazza all’ultimo posto della graduatoria: seppur la sua percentuale, tra i 400 eletti di Montecitorio, lo pone in una buona posizione di classifica. Basti pensare, infatti, ai due casi emblematici dell’assenteismo parlamentare che sono quelli del leghista Antonio Angelucci (99,9% di assenze), e della forzista Marta Fascina (93,9% di assenze). Ma ci sono tanti altri deputati e senatori che vanno dal 40 al 70% di assenze.

Le missioni

Non solo assenze, però. Perché Openpolis offre tante altre informazioni sul lavoro dei parlamentari. Come, ad esempio, le presenze totalizzate. Ai livelli massimi ci sono naturalmente le tre esponenti meloniane (Farolfi 95%, Colombo 94,1%, Spinelli 90,4%) alle quali rispondono i rappresentanti di centrosinistra con l’82,9% di presenze di Croatti, il 76,2% della Bakkali, e il 64,9% di Gnassi 64,9%. Ma c’è un caso che stride fortemente. Quello del leghista Morrone, che con un 6,7% di assenze (basse quindi) fa registrare un tasso percentuale di presenze minimo (24,5%). Come mai? Cosa succede? Niente di grave. Tutta colpa delle missioni: gli incarichi istituzionali che portano il parlamentare a lavorare fuori dalla Camera di appartenenza. E infatti alla voce missioni Morrone registra il 68,8% (è segretario della 2° commissione Giustizia). Tutti gli altri sono sotto il 10%. Spinelli è la più alta col 9,3%: è segretaria della 1° commissione Affari costituzionali.

Indice di affidabilità

Ci sono poi l’indice di affidabilità e i voti “ribelli” a disegnare il profilo del politico. Nel primo caso Openpolis misura i voti dei parlamentari in linea con quelli della maggioranza del gruppo stesso. E qui abbiamo Colombo come la più fedele alla linea della maggioranza (98,8%), poi la Farolfi (93,8%), e la Spinelli (87,1%, in questo caso però c’è da dire che essendo in missione la senatrice non ha potuto partecipare a diverse votazioni). Situazione che vediamo letteralmente esplodere con Morrone col suo indice di affidabilità del 24,4% (causato appunto dalle tante missioni istituzionali: 68,8%). Nel centrosinistra abbiamo Bakkali (79,6%), Croatti 77,3% e Gnassi 66,9%. Nel secondo caso, invece, quello dei voti “ribelli”, non in linea, cioè, col proprio gruppo politico spiccano i parlamentari dell’opposizione. A guidare è Croatti con 33 voti “ribelli”, quindi Bakkali (28) e Gnassi (20). A Destra il più “ribelle” è Morrone (12), segue Spinelli (11) e poi Colombo e Farolfi con 3 voti “ribelli”. Infine, i disegni di legge come primi firmatari. Morrone ne ha 16, Croatti 4, Colombo e Spinelli 2, Gnassi e Bakkali 1, Farolfi 0.

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