Rimini. Offese ai vigili e insulti razzisti ai ragazzi marocchini che difendono gli agenti: momenti di follia durante l’alcoltest. Nei guai tre forlivesi

Da una parte tre giovani forlivesi, su di giri per il troppo alcol ingerito, che inveivano contro alcuni agenti della polizia locale di Rimini. Dall’altra tre giovani e una ragazza marocchini intervenuti in difesa dei vigili. E, in mezzo, una serie interminabile di insulti a sfondo razziale che i giovani romagnoli hanno lanciato contro i coetanei magrebini, “colpevoli” di aver preso le parti delle forze dell’ordine.
Istigazione razziale
Insulti talmente irripetibili e riguardanti il colore della pelle degli stranieri da costare ad uno dei tre forlivesi una denuncia per istigazione all’odio razziale, reato che, qualora venisse accertato in via definitiva dalla magistratura, potrebbe essere punito con una condanna fino a 4 anni di carcere.
Il forlivese stato alla fine denunciato a piede libero anche per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che per guida in stato di ebbrezza: il ragazzo infatti era al volante della vettura fermata dagli agenti durante un normale controllo della circolazione stradale.
L’alcoltest della discordia
E’ accaduto tutto venerdì notte, intorno alle 3.30, in via Destra del Porto, a Marina centro, nel corso di un posto di blocco mirato al contrasto della guida in stato di ebbrezza. Ed è successo che al momento dell’alt, il conducente si sia prima fermato e poi scagliato contro gli agenti una volta effettuato il test dell’etilometro. Risultato positivo (1.40 mg di alcol per litro di sangue), il giovane, supportato dal fratello, ha infatti iniziato ad alzare i toni, ad agitarsi, e ad insultare i vigili. Proprio mentre un’altra vettura, con a bordo i quattro giovani marocchini, era stata fermata da un altro agente. Una coincidenza fatale. Usciti fuori per essere sottoposti all’etilometro, infatti, gli stranieri, vista la grave situazione che si stava creando, hanno cercato di tranquillizzare i coetanei forlivesi e di farli ragionare. Invano purtroppo. Perché da lì a poco si è scatenato il caos. Quando gli animi già caldi dei tre romagnoli si sono ulteriormente accesi. E sono volati pesanti insulti razziali contro i coetanei stranieri e gravi offese di stampo sessista nei confronti della ragazza. Qualche minuto di urla e minacce, fino a quando, compresa la gravità del loro comportamento, in un momento di lucidità, i ragazzi forlivesi si sono calmati. Finendo comunque nei guai: il conducente, infatti, oltre a beccarsi la grave denuncia di istigazione all’odio razziale e di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, si è ritrovato anche con la sospensione della patente per via del tasso alcolemico, mentre il fratello è stato sanzionato per ubriachezza molesta.
Dall’altra parte, invece, a finire nei guai è stato il conducente dell’altra vettura che, con un tasso alcolemico di 1.57 m/g, si è ritrovato senza auto, che gli è stata sequestrata insieme al ritiro della patente.
Nel complesso l’operazione a contrasto della guida in stato di ebbrezza effettuata, venerdì notte, dalla Polizia locale tra via Tripoli e via Destra del Porto ha portato al ritiro di sette patenti e alla notifica di dieci verbali.