Rimini, nuovo stadio: ecco le tappe del percorso

Rimini

Dopo anni di attese, finte partenze e delusioni amare, il nuovo “Romeo Neri” corre veloce. “Aurora Immobiliare” ha consegnato la proposta di fattibilità nelle mani del sindaco lunedì mattina, martedì sera presentazione e primo confronto in occasione del consiglio comunale tematico chiesto dai gruppi di minoranza. Ora la palla rimbalza nella metà campo del Comune che negli ultimi tre giorni ha messo in piedi staff, gruppo di lavoro con in panchina Chiara Fravisini che è poi l’ingegnere che ha portato a casa quasi tutte le grandi opere delle amministrazioni Gnassi e Sadegholvaad.

C’è già una data da rispettare: 10 maggio. Entro sessanta giorni dall’11 marzo, il progetto di finanza legato allo stadio deve essere vagliato in ogni più piccolo particolare e soprattutto bisogna valutare se viene rispettato il vincolo più importante di tutti, quello della pubblica utilità.

Il “modulo di gioco”

Stabilito che l’ingegnere Fravisini è il “responsabile unico del progetto”, Palazzo Garampi le affianca una struttura interna di supporto costituita da dirigenti e funzionari direttamente coinvolti nella progettualità. Appare scontato come il nuovo impianto coinvolga molti dei settori comunali: dalla mobilità al commercio, dall’ambiente e (perché no) all’ordine pubblico.

Il gioiello all’inglese

In questi giorni i particolari dello “stadio che verrà” sono stati ampiamente riassunti e svelati. E proprio al “Corriere Romagna” il presidente di “Aurora Immobiliare”, Antonio Ciuffarella, ieri è entrato nei meandri dell’impianto.

Intanto si tratta di un “gioiello” da 35 milioni di euro realizzato rispettando il sedime dell’attuale stadio e tutelando la facciata storica del 1932. Tribune e curve ovviamente a ridosso del campo e quindi la pista di atletica si sposta in un’altra sede: il Comune ha già ipotizzato uno stanziamento ad hoc da 12 milioni di euro. I posti (a sedere e al coperto) sono 12mila che possono diventare 15mila.

Terminata la fase progettuale e delle autorizzazioni, dal primo colpo di piccone al taglio del nastro passano dai 24 ai 36 mesi, coinvolgendo non meno di 900 addetti alla costruzione. In seguito, poi, tutti i servizi annessi, produrranno qualcosa come 1.500 nuovi posti di lavoro.

Il Romeo Neri, infatti, viene visto come un tutt’uno con la città e non più un rettangolo verde che si accende ogni due settimane per la partita del Rimini. Oltre al campo da gioco sono previsti bar, ristoranti, centri medici, palestre, percorsi di benessere, un museo per celebrare le gesta dei campioni biancorossi, spazi dedicati alla vendita di maglie, sciarpe, bandiere e gadget del Rimini calcio. Come si dice in questi casi, un impianto aperto sette giorni su sette.

Finale. Perché “Aurora Immobiliare” ha scelto Rimini? «Per il potenziale economico che sviluppa ormai da decenni - ha detto due giorni fa Ciuffarella -. Non è solo meta turistica e balneare, ma anche sede di una fortissima industria congressuale e fieristica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui