Rimini. Nuove case popolari in via Ugo Bassi, l’assessora Frisoni: “Opere finite entro dicembre 2026”

Rimini

Pace fatta tra Asi e Comune, ex questura demolita, sull’area di via Ugo Bassi non resta che attendere il via ai lavori per la costruzione dei 36 alloggi popolari e per il supermercato Esselunga (manca solo l’ufficialità). «C’è un iter burocratico che dobbiamo rispettare – precisa l’assessora all’Urbanistica, Roberta Frisoni – e che speriamo di completare entro i primi mesi del prossimo anno, per poter indire la gara d’appalto già nella primavera del 2025 e completare l’opera entro dicembre 2026. Così come prevedono le tempistiche del finanziamento pubblico di origine ministeriale che è stato erogato dalla Regione (5,5 milioni di euro che non provengono dai fondi del Pnrr, ndr)».

La donazione

A fronte di una spesa complessiva stimata inizialmente sui 6,5 milioni. «Va detto, però, - puntualizza Frisoni – che l’accordo sottoscritto con Ariminum Sviluppo Immobiliare (società proprietaria dell’area dove saranno realizzate le abitazioni, ndr) prevede che il privato si faccia carico dei costi di progettazione dell’intervento. Recentemente, poi, Asi ha donato al Comune anche il nuovo progetto di fattibilità tecnico economica, che è stato oggetto di una recente delibera di giunta, che è passato, questa settimana, in commissione consiliare, e che sarà ratificato dal Consiglio comunale nelle prossime sedute». Tutto questo insieme alla proposta di cessione, a titolo gratuito, al Comune (che l’ha accolta), di 9 mila metri quadrati di area su cui, appunto, Palazzo Garampi e Acer potranno costruirci gli alloggi di edilizia convenzionata (24 Erp e 12 Ers). «Nuove case che saranno realizzate – precisa l’assessora - su parte del sedime della ex questura ora demolita, e precisamente su un’area a cui si accederà da via Lagomaggio, più prossima all’incrocio con via Pascoli rispetto a quella individuata in precedenza che prevedeva la case a ridosso della curva del nuovo stadio Romeo Neri». E una volta approvato dal Consiglio il progetto di fattibilità tecnico economica, l’iter burocratico avrà imboccato la discesa definitiva. «A quel punto potrà essere redatto il progetto esecutivo che dovrebbe essere pronto nei primi mesi del 2025. Progetto che terrà conto di quanto emerso nella fase di partecipazione che l’amministrazione ha già svolto».

Aree disponibile

Ma c’è un passaggio molto importante: l’area di 9 mila metri quadrati potrà diventare ufficialmente di proprietà del Comune, senza alcuna spesa, solo dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale di una convenzione che l’amministrazione siglerà con Asi e relativa al permesso di costruire in deroga la struttura di vendita alimentare (1500 mq di area commerciale e 3.500 mq di area magazzini). Chiosa Frisoni: «⁠L’obiettivo è quello di avere le aree disponibili entro l’anno per poter procedere, così, con tutte le procedure amministrative: urbanistiche, patrimoniali e di appalti, e arrivare, questo è l’obiettivo, a bandire la gara d’appalto nella prossima primavera». E il progetto ex Moi, che prevede la costruzione, da parte di Comune e Acer, di altre 80 abitazioni di edilizia popolare nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo sulla via Emilia? Lapidaria l’assessora: «⁠Siamo ancora in attesa che ci venga erogato dal ministero delle Infrastrutture il finanziamento (15,5 milioni di euro, ndr)». Tempi lunghi, dunque.

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