Rimini, il nautofono torna a suonare al porto dopo sette anni

Rimini

RIMINI. Dopo 7 anni di silenzio il nautofono è tornato a suonare al porto di Rimini. È successo nella notte fra lunedì e martedì quando la nebbia e la scarsa visibilità hanno fatto riecheggiare la sirena, con tanto di “animata” discussione non solo social fra i riminesi, sul fatto che il suono sia meno forte del passato.
Il nautofono era stato rimesso in funzione la scorsa primavera. «Quasi una musica per i riminesi che lo hanno sentito risuonare, come se anche lui, con “la voce del mare”, volesse fare gli auguri al maestro, proprio nella settimana in cui la città di Rimini, con numerosi eventi, festeggia i suoi 100 anni» sottolinea l’amministrazione.

Al di là dell’utilità – cioè segnalare un pericolo in mare quando le imbarcazioni non erano ancora dotate delle attuali innovazioni tecnologiche di navigazione – il nautofono rappresenta un pezzo dell’anima di Rimini che rischiava di andare perduto. Nell’aprile 2019, la Consulta del Porto ha deciso di donare alla città questo prezioso suono che identifica, oltre che le tradizioni e la cultura di una città di mare, anche il suo legame forte con Federico Fellini.

Il nautofono è stato reinstallato, seguendo le prescrizioni dalla Marina Militare (Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi di Venezia) che aveva dato parere favorevole all’intervento di riattivazione. Tecnicamente funziona esattamente come una volta, con il medesimo suono prodotto dalla vibrazione di un diaframma, attivato elettricamente. La sequenza del segnale acustico è identica a quella del segnale luminoso emesso dal faro, la W dell’alfabeto Morse corrispondente all’identificativo del porto. L’apparecchio si trova su una struttura di sostegno posizionata sulla nuova barriera frangiflutti, in corrispondenza dell’ingresso del porto canale.

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