Rimini. Molesta ragazzino sul bus ma viene incastrato da una foto: arrestato 80enne

E’ finita, almeno per ora, la corsa di un uomo di 80 anni, arrestato per l’ennesima volta con l’accusa di violenza sessuale su un minore. L’ultimo episodio risale a mercoledì, quando avrebbe toccato con insistenza i genitali a un ragazzino che viaggiava su un bus di linea insieme a un amico.
Il palpeggiamento, avvenuto intorno alle 10 di mattina, si sarebbe protratto addirittura per 15 minuti, durante i quali il ragazzino ha detto di essere rimasto impietrito, non riuscendo a fare altro che tentare, invano, di allontanare la mano dell’anziano maniaco. Ma l’arco di tempo prolungato ha permesso all’amico che sedeva vicino all’adolescente di scattare una fotografia col cellulare: immagine che è poi stata divulgata alle forze dell’ordine e agli autisti di Start Romagna. E proprio una di loro, nella serata di mercoledì, ha riconosciuto l’anziano tra i passeggeri a bordo del bus che conduceva e ha dato l’allarme chiamando la polizia di Stato. Così, a Viserba, dove soggiornava l’80enne, residente a Brescia e in vacanza in Romagna, è avvenuto l’arresto da parte degli uomini della Questura che, come disposto dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini Davide Ercolani, hanno poi condotto l’anziano ai Casetti, in attesa dell’udienza di convalida, assistito dall’avvocata Tiziana Casali. In Questura, a carico dell’80enne sono emersi numerosi precedenti per molestie, una anche a carico di un bambino di 8 anni, per cui era stato scarcerato nel 2023 per fine pena. Reato commesso oltretutto in territorio riminese, mentre l’ultimo fatto per cui era stato arrestato (e poi scarcerato per sospensione della pena) risale solo al 10 dicembre del 2024. L’ultima notizia di reato, invece, sempre per molestie (questa volta su un treno, a Brescia, dov’è residente) è dello scorso marzo.
La denuncia
Se quello che è poco più che un bambino non ha trovato la forza di reagire quando l‘anziano maniaco ha iniziato a toccarlo sul bus, l’amico che era con lui invece ha avuto la prontezza di documentare tutto e quella foto, insieme alla denuncia che la vittima ha reso poco dopo ai carabinieri di Misano, ha consentito di diramare l’allerta.
Lo spirito di osservazione della autista di Start, che ha riconosciuto l’anziano grazie all’abbigliamento e ad alcuni segni inconfondibili, ha permesso di assicurarlo alla giustizia. Nel suo curriculum di molestatore, infatti, ricorre sempre lo stesso modus operandi, con le vittime accalappiate su bus o treni.