Rimini. Miramare senza pace, la denuncia di comitati e operatori «Un’altra stagione a rischio sicurezza e ora è ancora peggio»

Rimini

Passata l’estate con fenomeni di micro criminalità diffusi sul territorio, arriva settembre e la percezione di scarsa sicurezza torna ad investire, principalmente, i cittadini della zona sud Rimini. Alle prese, da anni, con fenomeni di degrado, tra risse, senzatetto che dormono sui marciapiedi dei viali delle Regine e ubriachi molesti. Denuncia Gianluca Metalli, presidente del comitato turistico di Miramare: «Quella appena trascorsa è stata un’altra stagione a forte rischio per l’incolumità pubblica. E adesso la situazione è ulteriormente peggiorata. Vi dico solo che tra luglio e agosto, solo io avrò denunciato alla Polizia almeno 4 furti con spaccata o forzatura delle porte d’ingresso del mio ristorante sulla spiaggia. Con tanto di video, consegnati agli inquirenti, del ladro ripreso dalle telecamere del locale. Mai in passato mi era capitata una cosa simile, eppure sono vent’anni che faccio questo lavoro. Ditemi voi come si fa ad andare avanti così». Continua l’operatore turistico: «E non è solo una questione legata all’estate e all’arrivo di balordi da fuori città. Perché questa situazione la viviamo anche d’inverno: io ci vivo qui e lo vedo ogni giorno. Spacciatori, gente poco raccomandabile in giro, prostitute, qui a Miramare non mancano mai. Che sia primavera, estate, autunno, o inverno». Insomma, siamo alle solite: ad ogni inizio e fine stagione balneare la protesta si ripete. «Purtroppo è così – puntualizza Metalli -. Il problema è strutturale. Anche perché di forze di polizia ne vediamo ben poche in giro. Se a luglio e agosto, infatti, con l’arrivo dei rinforzi delle forze dell’ordine qualche divisa, ogni tanto, la vedevamo in giro, poche in verità, adesso più niente. E balordi e spacciatori la fanno da padrone». Un allarme sociale, quello lanciato dal comitato turistico, condiviso anche dalla Pro Loco di Miramare. «Se nelle zone interne del quartiere, durante l’estate, la situazione è stata tranquilla - osserva il presidente Beppe Indino -, lungo i viali si sono verificati fatti preoccupanti. Come, del resto, vediamo accadere in altre città italiane. Certo sarebbe opportuno potenziare la presenza delle forze dell’ordine in maniera permanente. Ma è quello che chiediamo da sempre e che, invece, ci viene concesso solo a luglio e ad agosto». Chiosa allora il proprietario di un noto locale di viale Regina Margherita a Rivazzurra: «Venite qui qualche sera e toccherete con mano quello che vi raccontiamo. Adesso a lamentarsi sono anche i proprietari dei bazar, cittadini bengalesi, finiti nel mirino di questa gente, che li deruba e spesso bivacca proprio davanti ai loro negozi. Eppure basterebbe poco, sarebbero sufficiente un paio di pattuglie delle forze dell’ordine coi lampeggianti accesi ferme all’inizio e alla fine del viale oppure in continuo movimento per allontanarli. Ce ne accorgiamo a luglio e agosto quando le vediamo passare di qui. Poi però a settembre il servizio di controllo continuo cessa e questa gente si ripresenta».

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