Rimini. «Milioni per il resort di lusso per anziani. Investimento bloccato dalla burocrazia»

Rimini

Mega investimenti bloccati dalla burocrazia. Maxi operazioni turistico-ricettive “congelate” dal Pug. Da un vecchio piano urbanistico che non permette determinati interventi turistico-edilizi e da un nuovo Piano urbanistico ancora di là da venire. «Siamo in attesa di poter dare il via al nostro progetto – spiega Nasser Samadi, agronomo di origini iraniane, da 45 anni in Italia, che a luglio ha acquistato all’asta, per 870 mila euro, l’ex colonia Bresciana di Torre Pedrera -. Un ambizioso piano d’intervento che prevede la riqualificazione della struttura e la sua trasformazione in senior living. Una struttura ricettiva di lusso, come ce ne sono tante a Miami, in cui pensionati altospendenti, provenienti da ogni parte d’Italia e, perché no, d’Europa, possano vivere i loro anni in un ambiente di qualità, ricco di servizi, ambulatori medici, palestre, aree verdi, piscine, impianti sportivi per la terza età. Insomma, una residenza per anziani dotata di tutti i confort e in grado di unire benessere, attività sociali e servizi personalizzati per persone over 65. Col vantaggio, inoltre, di risiedere al mare, vista spiaggia, in appartamentini dal design moderno e ricercato, con angolo cottura proprio, nonostante la presenza in cucina di chef qualificati, e con spazi di condivisione aperti a familiari e amici».

Disponibilità dagli Usa

Un grande progetto, dunque. Che in Riviera non si vedono da decenni. Pronto a partire, se di mezzo non ci fossero le lungaggini burocratiche. «I soldi ci sono - sottolinea Samadi -, la società che ho fondato insieme ai miei parenti iraniani che vivono negli Stati Uniti, la “Giardino 101” dispone di capitali per 40 milioni. Ingegneri e architetti sono pronti a redigere il progetto che una volta completato determinerà un investimento, tra lavori e opere, di 10 milioni di euro. Ma noi siamo ancora fermi. Costretti all’immobilismo. Manca la cosa determinante. La più importante. Manca l’ok del Comune. Perché la burocrazia frena tutto. E se non viene approvato il nuovo Pug, la senior living non potrà essere costruita: le attuali norme urbanistiche, quelle ancora in vigore, non lo consentono».

Gli obiettivi e i tempi

è il sistema Italia verrebbe da dire. Che tiene lontani molti investitori. Non Samadi, però, «e neppure i miei parenti – precisa l’agronomo-imprenditore - che qui hanno studiato, si sono laureati in medicina a Bologna per poi emigrare in California, dove hanno investito in strutture sanitarie, e che qui ci vogliono tornare a vivere». Burocrazia, Pug, ma non solo. Perché, a colonia appena acquisita, nuove norme urbanistiche piombano su Samadi. Con una gravità ulteriore. Rappresentata, questa volta, dal nuovo piano spiaggia. Che ha trasformato il pezzo di arenile, ricompreso nel pacchetto colonia, in spiaggia libera: «Così mi sono ritrovato con un bene di proprietà che non potrà essere utilizzato dagli ospiti della senior living. Spero davvero che col Comune si possa risolvere questo problema». L’investimento di 10 milioni, che prevede la costruzione di un centinaio di mini appartamentini destinati ad almeno 200 anziani, «e che dovrebbe creare una sessantina di posti di lavoro»,rischia così di saltare per la lentezza della burocrazia e per gli impedimenti urbanistici. «Non voglio nemmeno pensarci – conclude Samadi -. Io sono uno che non s’arrende mai e che nelle cose va fino in fondo. Per cui questo progetto lo porterò avanti, con la speranza di vederlo concluso entro il 2027. Intanto, sto valutando anche l’opportunità di poter acquistare un albergo 4 stelle in prima fila. Purché, però, sia in grado di garantire redditività».

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