Rimini. Meeting, il titolo dell’edizione 2025

“Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Questo è il titolo dell’edizione del Meeting di Rimini 2025. La citazione, tratta dai Cori da ‘La Rocca’ di T.S. Eliot, “vuole prima di tutto esprimere la speranza di una novità dentro la drammaticità della storia, il desiderio di costruire insieme luoghi in cui condividere la ricerca e l’esperienza di ciò che è vero, buono e giusto”, dicono gli organizzatori in una nota. L’edizione 2025 del Meeting vuole dunque essere “un luogo di dialogo e confronto per raccogliere e condividere esperienze di costruzione che vadano oltre il mero tecnicismo o l’approccio utilitaristico”. I circa 100 convegni, le 15 mostre e altrettanti spettacoli, così come il Villaggio Ragazzi e le aree sportive che sono in corso di progettazione, saranno altrettante occasioni di presentare esperienze di ricostruzione e trasformazione. Il Meeting affronterà temi cruciali “come la crisi delle relazioni, la frammentazione sociale, il cambiamento climatico e l’accelerazione tecnologica, i conflitti geopolitici. “Vogliamo portare alla luce la capacità- dice il presidente del Meeting Bernhard Scholz sul tema del 2025- di rendere situazioni di stagnazione o crisi un’occasione di rinascita, riscoprendo la forza del lavoro, della solidarietà e della creatività”. Il presidente del Meeting sottolinea soprattutto il rapporto tra gratitudine e costruzione. “La gratitudine è fonte di energia e di intelligenza per affrontare le sfide più complesse. Gratitudine per la vita, per i talenti ricevuti, per le amicizie, per la bellezza che ci circonda e per la storia che ci ha trasmesso un patrimonio inestimabile. Il Meeting è “un invito rivolto a tutti- afferma Scholz- a contribuire a costruire luoghi di incontro e di speranza. Non è solo un evento, ma un’esperienza in cui ognuno può essere protagonista di una costruzione che lascia il segno. Nei luoghi deserti della nostra epoca, possiamo davvero scoprire e utilizzare mattoni nuovi per edificare un futuro più umano e giusto” La “presunzione fa crescere i deserti intorno a noi. Credere di poter costruire il futuro attraverso una progettualità basata sul mero potere o su un approccio tecnocratico è un’illusione. Non saranno certamente questi gli atteggiamenti che ci permettono di contrastare la desertificazione”, avverte poi Scholz. E il Meeting, dunque, nell’edizione 2025, “ci invita a condividere esperienze e iniziative di costruzione che nascono dalla gratuità e dalla libertà. Desideriamo scoprire insieme ‘mattoni nuovi’ che rispondano alle nostre aspirazioni più autentiche arricchendoci di tutto il bene che la storia ci ha trasmesso e che il presente ci offre. Sarà questa anche un’occasione per riscoprire la nostra vocazione di edificare la propria vita prendendoci cura della porzione di mondo che ci è stata affidata”.