Rimini. Maglificio Mp, una storia nata sessant’anni fa con 600 lire di cambiali
- 04 novembre 2023


Il maglificio Mp spegne 60 candeline, il suo cuore batte da quasi mezzo secolo nella vetrina di piazza Tre Martiri. È una storia di grande determinazione quella della 88enne santarcangiolese Rosanna Pellegrini, per tutti “la Rosanna ad Zacri”.
La storia
Aveva appena 16 anni quando comprò la prima macchina da magliaia. Voleva lavorare a ogni costo e, nonostante i timori della famiglia, firmò cambiali per 600 lire, una cifra enorme per l’epoca. Figlia di una sarta e nipote di una ricamatrice e tessitrice, ricorda così quel periodo: «Il giorno in cui consegnarono la macchina mio padre e il nonno, per la vergogna del debito e la preoccupazione di non riuscire a pagare tutte quelle cambiali, andarono a lavorare in fondo al campo, nella parte più lontana del podere. Ma quando in una famiglia c’è amore e rispetto ci si aiuta e ci si sostiene a vicenda; così tutti lavoravano per pagare la famosa macchina: nonno dipanava la matassa, il babbo teneva sempre calda la stanza rifornendo il fuoco del camino. Lavoravamo giorno e notte per far sì che alle 4 del mattino potessimo andare a consegnare due canottiere e tre paia di calze da vendere a un commerciante di Tribola».
Lei, quasi di nascosto, si recava a Rimini in bici per intercettare nuove opportunità finché trovò un magazzino con cui collaborare. Poi l’azzardo: tagliare lo smacchinato «e ottenere così delle maglie modellate, più particolari e innovative», sebbene tra le clienti serpeggiasse perplessità visto che, da una maglia tagliata, non era possibile recuperare la lana per i riusi tipici di quel momento storico. Ma ebbe ragione Rosanna che ha sempre potuto contare sull’appoggio del marito Enrico “Guido” Muratori, mancato nel 2013.
Consegne rapide
Sua l’idea di comperare prima un motorino per la bicicletta in modo da consegnare in minor tempo le maglie richieste a Rimini poi una Fiat Seicento usata che gli fu poi rubata al mercato. Risale al 1963 la decisione di aprire l’azienda che ha sede a Lo Stradone, frazione di Borghi.
La sigla scelta fu “MP” che, come chiarì subito Rosanna, poteva essere interpretata in vari modi: Maglieria-preferita, Muratori-Pellegrini ma anche Miseria-Povertà. Era lei a disegnare i modelli prendendo ispirazione dalle riviste di moda ma anche dalle esigenze dei clienti.
Fiore all’occhiello
Nel 1975 viene aperto un punto vendita nel cuore di Rimini per proporre le proprie collezioni affiancate ad altri brand. All’inizio la boutique si chiamava Wolly Shop ed era situata in corso D’Augusto. Segue il trasferimento in una posizione ancora più centrale, in piazza Tre Martiri 36, sotto il nome di Rosanna Pellegrini Boutique. Era il 1994, un quarto di secolo dopo, nel marzo 2019, l’attività si sposta al civico 37 della piazza, triplicando lo spazio espositivo: 12 oggi i dipendenti tra commesse e dipendenti del maglificio.
L’azienda, che vede ancora al timone Rosanna, si è presto imposta in Europa, soprattutto in Russia, e in Estremo Oriente. Per l’esattezza il 60% dell’attuale produzione finisce all’estero. Dal 2001 sono entrati a far parte della direzione aziendale anche la nipote Raffaella Pellegrini e suo marito Mauro Carghini che lavorano in azienda da oltre 40 anni. Nessun dubbio, per Carghini, sul motivo del successo dell’azienda che individua «nell’altissima qualità dei capi merito del non aver mai delocalizzato la produzione».
Una qualità che è valsa a Rosanna numerosi riconoscimenti tra cui il Mercurio d’Oro, premio di qualità per le imprese di cui fu insignita nel 1977, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica nel 1979 e infine nel 2004 il “Premio alla carriera” assegnatole dalla Confartigianato di Cesena. In un momento complicato per il commercio, «l’obiettivo – rimarca – è mantenere la barra dritta restando fedeli ai propri valori, lasciando al centro quell’artigianalità che resta il punto di forza del Made in Italy».