Rimini, lotta all’immigrazione clandestina: tre arresti per resistenza e documenti falsi

Nel corso del mese di aprile, il personale della Polizia di Stato di Rimini è stato impegnato in servizi di contrasto dell’immigrazione clandestina, con particolare attenzione nei confronti del fenomeno degli stranieri irregolari e privi del permesso di soggiorno impiegati in attività lavorative nella provincia.
Durante uno di questi servizi, è stato individuato un cittadino moldavo di 36 anni impiegato in servizi di facchinaggio. L’uomo, al momento dell’identificazione, tentava di allontanarsi e per assicurarsi la fuga, strattonava il personale di polizia intervenuto. Prima di venire bloccato dall’agente tentava di disfarsi di un documento moldavo risultato poi falso. Durante le successive fasi di accertamento declinava, per celare il proprio stato di clandestinità, generalità rumene che risultavano false. L’uomo veniva quindi tratto in arresto per i reati di resistenza a e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità.
Nel pomeriggio del 29 aprile, una pattuglia appartenente all’Ufficio Polizia di Frontiera di Rimini, nell’ambito di un’attività di controllo del territorio di competenza, ha proceduto al controllo di un autocarro a bordo del quale sono stati trovati due giovani di 27 e 23 anni, impiegati in attività di montaggio mobili. I due hanno mostrato documenti rumeni. Insospettito dall’atteggiamento nervoso dei due, il personale operante ha svolto verifiche approfondite che hanno permesso di appurare l’alto livello di falsificazione dei due documenti.
I due giovani, risultati poi essere di cittadinanza moldava ed irregolari nel territorio nazionale, sono stati tratti in arresto per “possesso di documento di identità valido per l’espatrio falso”. Il successivo 30 aprile l’arresto è stato convalidato e nei confronti dei due stranieri l’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini ha adottato i provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.
Durante il mese di aprile, inoltre, l’Ufficio Polizia di Frontiera ha proceduto all’identificazione di 7.386 persone, alla denuncia in stato di libertà di 4 clandestini, nonché all’adozione del provvedimento del respingimento alla frontiera nei confronti di 9 cittadini stranieri che non potevano entrare nello Spazio Schengen e pertanto sono stati immediatamente reimbarcati sui voli diretti ai Paesi di provenienza.