Rimini. Lo Stupido Hotel di Miramare chiude dopo 10 anni: «Costi insostenibili, me ne vado a Mosca»

Rimini
  • 26 novembre 2025

Lo Stupido hotel chiude i battenti. Per sempre. E si trasferisce in Russia. A Mosca. In un immobile moderno, lussuoso, e in pieno centro. «Qui a Rimini – spiega il gestore Fabio Siva – mantenere in vita un’attività strutturata come la mia, è diventato progressivamente molto complesso. Negli ultimi anni i costi di gestione sono aumentati in modo significativo, mentre i ricavi si sono ridotti per una serie di fattori esterni. Questa combinazione ha reso difficile garantire la continuità del progetto. In altri Paesi, invece, il quadro economico permette margini operativi più sostenibili».

Con la chiusura dello Stupido Hotel («gli diedi questo nome dopo aver ascoltato la canzone di Vasco Rossi») si riaccende, così, la questione delle centinaia di strutture ricettive, anni ‘60 e ‘70, dismesse e abbandonate. Perché il progetto dello Stupido hotel nasce proprio da lì. Da una di quelle trecento pensioncine chiuse (l’ex Carmen di viale Pomezia a Miramare), che Siva, un’autorità nel mondo della Riviera by night (fu lui, nel 2003, col Wish club di Misano, uno dei primi a lanciare la moda dei locali afterhour) decise di far rinascere a nuova vita.

Lo Stupido hotel è diventato così un piccolo gioiellino, con ambienti moderni e cool decorati da dipinti d’autore e con gli originali graffiti di Raul Rece (in arte Raul 33) per anni arredatore di negozi e vetrine lungo Rodeo Drive, iconica strada di Beverly Hills.

«Ho aperto lo “Stupido” il 3 luglio 2016 – sottolinea Siva – e l’ho gestito fino al 13 agosto scorso quando, uscito l’ultimo turista ospite, ho deciso di dire basta. I costi complessivi necessari per mantenere operativa una struttura di 12 stanze (solo di tassa rifiuti ho pagato 7mila euro) hanno raggiunto un livello che, per una realtà stagionale come la mia, non risultava più sostenibile in rapporto ai ricavi realizzabili. Di fronte a questa situazione economica, la scelta più logica e responsabile è quella di interrompere l’attività e riconsegnare l’immobile».

Così dal 2026 l’insegna dello Stupido hotel comincerà a brillare a Mosca, dove è nata e vive la moglie di Siva e dove il creativo albergatore riminese trasferirà la sua attività. «Si tratta sia di una scelta di vita personale, sia di una valutazione imprenditoriale – osserva -. A Mosca i costi per immobili moderni e di ampia metratura risultano più proporzionati ai servizi offerti. Per il nuovo albergo, ad esempio, sosterrò un canone più equilibrato rispetto alla dimensione e alla posizione. Anche il costo della vita e dei servizi essenziali è generalmente inferiore rispetto alla media italiana, e questo consente di lavorare con una maggiore sostenibilità economica. Alla fine, uno prende carta e penna, fa i conti, e valuta dove può operare con margini più adeguati».

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