Rimini. “Le vacanze con i cani? Cresciute negli ultimi anni in maniera esponenziale”

«In vacanza con Fido? Rimini è pioniera di questo segmento turistico, ma va ampliato l’orario in cui si consente il bagno in mare». Ne è certa Giulia Paloschi, titolare assieme alla sorella Valentina, dell’hotel “Principe for pet lovers”.
Per viaggiare in serenità con gli amici “pelosetti” non bastano, documenti e libretto sanitario, né ciotole per l’acqua e pause ben scandite durante il tragitto. Ciò che va assicurato, come spiega Paloschi, è la possibilità di condividere esperienze con quelli che a tutti gli effetti sono membri della famiglia. A Rimini, nel dettaglio, sono circa 500 gli alberghi che offrono soggiorni a sei zampe e non mancano attenzioni particolari dal “bau buffet” alle consulenze personalizzate con l’educatore cinofilo.
Paloschi, a quali cambiamenti ha assistito la vostra struttura ricettiva?
«L’hotel è stato fondato nel dopoguerra in viale Regina Elena da nostro nonno. All’epoca ogni cento clienti uno solo portava un animale al seguito, mentre quando è subentrata nostra madre i numeri si erano già triplicati per poi quintuplicare. La svolta si è registrata a partire dal 2000 arrivando a un vero e proprio boom una decina di anni dopo. Oggi, invece, nel settore si registra una lieve contrazione per un nodo che ci penalizza rispetto agli altri competitor, Marche in testa. E i commenti sui social lo testimoniano senza tanti giri di parole»
Di cosa si tratta?
«Nelle Dog Beach riminesi è possibile fare il bagno con il cane soltanto in due fasce orarie (al mattino dalle 6 alle 8 e di sera dalle 18.40 alle 21, ndr). La mia richiesta è che venga aggiunta almeno una terza opportunità, attorno all’ora di pranzo, come già avviene a San Mauro mare. Se scattasse il cambio di passo, infatti, le presenze aumenterebbero di un buon 30%. Basti pensare che in estate, tra i nostri ospiti con la coda, mancano all’appello Labrador e Golden Retriever, grandi amanti dell’acqua, tant’è che i loro ritrovi li organizzo soltanto in inverno. Detto questo, molti clienti mi chiedono quando inizia la stagione balneare per - insolito ma vero - bypassarla a pie’ pari».
Com’è cambiata la mentalità nel tempo?
«In molti, una volta, portavano Fido in vacanza non sapendo a chi affidarlo oppure perché costava di meno che sistemarlo in una pensione per cani. A fare leva era anche il dispiacere di saperlo a casa, magari in preda all’afa delle metropoli. Adesso, invece, l’atteggiamento è tutt’altro: si vogliono trascorrere le ferie assieme al proprio cane dedicandogli, a uffici chiusi, il tempo che merita. Ma lo scoglio resta: nonostante tutti gli stratagemmi possibili che abbiamo adottato, dal dog sitter in camera alle piscinette in terrazza o sulla sabbia, il desiderio dei clienti è quello di fare un tuffo con le proprie bestiole. Alcuni, dando per scontata questa possibilità prevista in tutta la penisola, dormono da noi ma poi prendono l’auto e passano la giornata sul litorale marchigiano. Persino molti riminesi scelgono Fano. Tra le variabili, infine, va tenuto presente che, se il quattrozampe è anziano, si è più tranquilli nel tenerlo sottocchio».