Rimini, Lazzari (Pd): candidato unico, se no primarie

Rimini

RIMINI. Si lavora a una candidatura unitaria, ma se non è possibile allora la strada delle primarie è inevitabile. Lo spiega Alberto Vanni Lazzari, segretario comunale del Pd, dopo l'uscita della rete delle liste civiche che ha "bocciato" l'autocandidatura di Emma Petitti. "La coalizione di centrosinistra dovrà essere la più ampia possibile - scrive Lazzari -. Abbiamo lavorato in questo modo con l’ultimo mandato di Gnassi ed abbiamo riconfermata la stessa linea con la coalizione vincente di Stefano Bonaccini. Da li ripartiamo. Alleanze sociali e alleanze politiche. Le liste civiche rappresentate in consiglio comunale sono una gamba fondamentale del centrosinistra riminese. Se è possibile occorre andare oltre coinvolgendo altre esperienze presenti nella società riminese. Sulla candidatura a sindaco ho già espresso il mio pensiero. Una candidatura unitaria decisa tra tutte le componenti del centrosinistra è la soluzione che in tanti auspicano. Si realizza se la soluzione soddisfa tutte le aree culturali e politiche. Altrimenti sono inevitabili le primarie. Sono nel Dna del Pd. E’ già successo nel 2011 con Andrea Gnassi e mi pare che il metodo e il risultato siano stati entrambi ampiamente positivi. D’altra parte dare la parola a cittadini ed elettori del centrosinistra e un segnale di forza e di uscita da quella logica dei caminetti che in tanti hanno criticato come prassi del passato. In questa ottica le autocandidature sono un valore e non certo il contrario. Trovare dirigenti che si mettono in gioco per il bene di una comunità politica nobilita la partecipazione e il coinvolgimento. Dal mio punto di vista abbiamo tempo per trovare il percorso migliore e soprattutto possibile".

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