Rimini. Ladri in casa anche con i proprietari presenti, allarme ai Padulli: nasce un comitato

RIMINI. Ondata di furti ai Padulli, nascerà il comitato di quartiere. La vigilia della festa del papà che cadeva ieri, è stata rabbuiata da un tentativo di furto nel quartiere Padulli. Nel mirino è finito il secondo piano di una palazzina tra via Tosca e via Lammermoor dove i ladri scesi dal tetto del porticato intendevano intrufolarsi mentre i proprietari dormivano. A convincere i balordi a darsela a gambe è stata la caduta dei ferri del mestiere durante l’arrampicata. La pioggia di arnesi metallici ha infatti buttato giù dal letto le potenziali vittime: una famiglia con una bimba di due anni e due ragazze che vivono sole.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno lasciato l’abitazione alle 3.20 di notte per passare il quartiere al setaccio.
«Ci preoccupa l’escalation degli episodi di criminalità, – commentano i residenti – specie se i furti avvengono con i proprietari in casa o colpiscono, sebbene senza riuscirci, la scuola primaria “Lodi”».
Obiettivo sicurezza
Uno scenario che li ha spinti ad affrontare l’iter per formare un comitato. Il primo passo è stata la petizione che, lanciata su Change.org con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione, è giunta a quota 350 firme su 500. A entrare nei dettagli è il referente, Andrea Turci: «Sabato pomeriggio si terrà la presentazione del preventivo per istituire il comitato a cui daranno vita le stesse 35 famiglie che nei giorni scorsi hanno creato un gruppo Whatsapp». Un organismo che si propone di dialogare con le istituzioni in cerca di soluzioni. «Ormai viviamo alla giornata». allarga le braccia il portavoce. Il penultimo colpo risale al 4 marzo, quando una casa di via Padulli è stata messa a soqquadro e razziata, dopo che i malviventi hanno sfondato la porta sul retro. Ai danni ingenti si è aggiunta la beffa perché nella fretta hanno arraffato a piene mani dai cassetti per poi liberarsi degli oggetti ritenuti inutili, come la candela del battesimo di una bambina o altri ricordi. Così un’intera famiglia si è ritrovata per strada a ricercare il maltolto come le briciole di Pollicino.
Quanta paura
La paura, «questo è l’aspetto peggiore», resta incollata addosso e innesca altre spese, come l’installazione di inferriate o sistemi di allarme, «in un momento storico in cui non è semplice arrivare a fine mese».
Per far sentire la voce degli abitanti, Turci ha chiesto di attivare il controllo di vicinato ma la polizia locale gli ha segnalato la mancanza di un accordo tra Comune e prefettura per attuarlo.
In tema di sicurezza il gruppo si propone di sensibilizzare alla prevenzione tutelando soprattutto i più deboli. Per i Padulli, oltre all’impennata di furti, «il bilancio degli ultimi anni conta due incendi a danno di abitazioni, spaccio nei parchi pubblici ma anche una rapina a mano armata al bar». Ecco perché Turci mette sul piatto altre proposte, come un incontro in questura e corsi informativi destinati ai cittadini.