Rimini. La senatrice Spinelli (FdI): «Il Parco eolico non si farà mai, compromette paesaggio e turismo»

Rimini
  • 11 novembre 2025

«Il rispetto del territorio è prioritario. Per questo sono fermamente contraria a interventi che possano compromettere il paesaggio. E per questo mi sento di dire che il Parco eolico è un progetto che molto probabilmente non vedrà mai la luce».

Domenica Spinelli, senatrice di Fratelli d’Italia e vice sindaca di Coriano, è categorica. E, lette le dichiarazioni del sindaco Sadegholvaad e del direttore Felappi di Energia Wind 2020, società di scopo incaricata di costruire la centrale offshore in Adriatico, interviene per bocciare senza se e senza ma l’impianto. Un parco, il cui progetto, ad oggi, prevede l’installazione, al largo di Rimini e Cattolica, di 51 pale di 210 metri di altezza ciascuna dal medio-mare, posizionate tra le 12 miglia (22 km la prima) e le 21 miglia (39 km l’ultima), capaci di produrre 715 milioni di kWh all’anno di energia (il 50% del fabbisogno dell’intera provincia di Rimini) per un investimento di un miliardo di euro.

«L’ipotesi di spostare le turbine più al largo è una proposta avanzata dal privato, probabilmente con l’intento di ridurre l’impatto visivo sulla costa e di contenere le preoccupazioni del turismo. Tuttavia, una maggiore distanza comporta soluzioni ingegneristiche molto più complesse, costi aggiuntivi rilevanti e la necessità di potenziare le infrastrutture di connessione. Tutti elementi che possono incidere in modo significativo sulla sostenibilità complessiva del progetto».

Senatrice, lei si è sempre dichiarata contraria al Parco eolico per via dell’impatto visivo delle pale: a che distanza dalla costa dovrebbero essere installate per avere un impatto zero?

«L’impatto visivo “zero” purtroppo non esiste. Ritengo che non ci sia una distanza minima dalle coste in grado di garantire sia la salvaguardia dell’ambiente sia la protezione dell’intero comparto turistico della Riviera, che inevitabilmente potrebbe risentirne. Per questo motivo rimango contraria a interventi che possano compromettere il paesaggio e l’economia turistica del territorio in cui vivo. Ribadisco, ancora una volta, l’uso della prudenza nei confronti dell’amministratore e dei vertici della società: non possono continuare a creare aspettative, alimentandole con promesse e date ipotetiche che ho costantemente smentito nelle mie dichiarazioni. Questo, infatti, è un progetto che probabilmente non vedrà mai la realizzazione. Il rispetto del territorio e dei cittadini deve essere prioritario, così come la trasparenza e l’ascolto reale delle comunità

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