SANTARCANGELO. «Addio, Martina, eri la nostra principessa». A tracciare un ritratto di Martina Gnoli, la 18enne che lunedì scorso ha perso la vita sulla Marecchiese a Sant’Ermete, travolta da un’auto mentre si stava recando a scuola in scooter, è la sua amata nonna.
«Era la nipote meravigliosa che tutti vorrebbero avere - premette Donatella Zamagni -: bella, brava e gentile con tutti. Purtroppo il destino ce l’ha portata via troppo presto e questo è il dolore più grande che mai pensavamo di dover passare. Dopo quattro figli maschi, è stata la nostra principessa e nei primi anni la portavo sempre con me ovunque: al supermercato, a far colazione al bar e persino ai colloqui con i professori di mio figlio in quella stessa scuola (l’istituto Belluzzi-Da Vinci, ndr) che poi ha scelto di frequentare». Finché nel tempo i ruoli si sono invertiti con dolcezza. «Ero io - prosegue Donatella - a recarmi da lei quando avevo bisogno di scrivere qualcosa al computer o di farmi sistemare i capelli». Della nipote rammenta in particolare la generosità. «Quando andava in profumeria, pensava a me e mi regalava ombretti e rossetti che sapeva mi sarebbero piaciuti. Ora non so come faremo senza di lei. Grazie Martina di aver fatto parte della nostra grande famiglia, sarai sempre nei nostri cuori. Parla una nonna devastata dal dolore - conclude -. Avrei tante altre cose belle, ma non riesco a dirle».
«Un dolore immenso, straziante che lascia un vuoto incolmabile è ciò che prova la comunità di Verucchio», comune di cui è originaria la madre della ragazza e dove vivono ancora i nonni. Intanto, nella giornata di ieri, Filippo Sacchetti, sindaco clementino, ha lasciato sul luogo dell’incidente un fiore per Marti «da tutta Santarcangelo».