Rimini. La massaggiatrice dietro le quinte di Sanremo: “Da Fiorello a Ghali, vi racconto il mio Festival”

Rimini

E’ esausta ma carica di entusiasmo la massaggiatrice riminese Claudia Bindi, al rientro dalla trasferta sanremese, la terza dopo le esperienze del 2019 e 2020, dove ha coordinato 18 professionisti provenienti da tutta Italia che hanno donato relax e vibrazioni positive ai cantanti del 74esimo Festival della canzone italiana.

Bindi, com’è andata?

«Dopo giornate passate in piedi, sono io a essere dolorante (ride, ndr) ma la soddisfazione è enorme. L’affluenza è stata costante dalle 9 alle 20 con un sottofondo magico. Abbiamo ascoltato in anteprima il contest di Sanremo 2025 che si svolgeva vicino all’angolo benessere».

I più sofferenti?

«Un po’ tutti, in realtà. Sul palco l’elettricità si taglia a fette, in molti aleggia la paura di cadere dalla scalinata e i ritmi risultano frenetici».

Chi non ha avuto tempo per rilassarsi?

«I primi tre classificati: Angelina Mango, Geolier e Annalisa».

Fuori scena imprevisti?

«In strada è spuntato un tizio che indossava un costume da dinosauro. Era Ghali che, circondato da dieci guardie del corpo, tentava di svignarsela dalla marea di fans urlanti».

Scene indimenticabili?

«Fiorello che è uscito dall’Ariston strillando e ballando con una carica pazzesca ma anche la gente comune che ballava per strada sotto al cielo stellato».

Una costante?

«Sono più disponibili i cantanti celebri di quelli emergenti che si concedono con rigidità, incluse le influencer».

Che clima si respira tra addetti ai lavori?

«Dietro le quinte sono sbocciate amicizie tra grande complicità e allegria. Qualche guardia del corpo ci lanciava sguardi eloquenti quando stava per filarsela un vip in modo da concederci uno scatto a distanza. Quanto alle misure di sicurezza erano imponenti a partire dal metal detector di piazza Colombo. Andare al lavoro equivaleva all’ingresso allo stadio: dovevo aprire le borse, sottopormi a una perquisizione e togliere i tappi alle bottiglie. Non sono mancati i baratti come ad esempio un massaggio in cambio di una torta sfornata dai maestri pasticcieri che deliziavano i vip».

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