Rimini, la Cgil attacca Poste italiane per il taglio agli orari estivi: «Serve il contrario»

Rimini
  • 28 giugno 2025

RIMINI. Con l’estate, in alcuni Comuni Poste italiane “fa l’esatto contrario di ciò che servirebbe”, riducendo gli orari di apertura e “aumentando la pressione sui restanti uffici”. In provincia di Rimini, per esempio, “riduce le aperture per 89 giorni e 205 pomeriggi”. Dopo che ieri la questione è stata denunciata dal Comune capoluogo, oggi anche Cgil, Slc, Spi e Federconsumatori se la prendono con Poste italiane, esprimendo “forte preoccupazione, perché queste modalità unilaterali allarmano la cittadinanza e causano grande disagio anche tra numerose amministrazioni locali”. Per questo le sigle chiedono che “almeno nei comuni costieri di Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione e Rimini, Poste Italiane riveda urgentemente la propria decisione” e lo faccia come si legge nel decreto Gentiloni, “d’intesa con i sindaci dei Comuni interessati”. Cgil, Slc, Spi e Federconsumatori Rimini, poi, chiedono ai Comuni di “fare la loro parte, sollecitando Poste Italiane ad intervenire per ripristinare la normale funzionalità degli uffici postali”.

Il fatto è, dice il sindacato, che “da anni, Poste italiane chiede all’Autority per le Comunicazioni la riduzione delle aperture estive degli uffici senza consultare preventivamente i singoli Comuni ad alta intensità turistica, né le organizzazioni sindacali e delle associazioni dei consumatori a livello territoriale”. Il 21 maggio davanti alla sede centrale delle Poste a Rimini, i sindacati hanno organizzato organizzato un presidio “per dire no al piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di oltre 700 uffici postali su tutto il territorio nazionale” e ora tornano in campo per la questione degli orari estivi. Il sindacato fa poi notare che per l’estate è prevista “la chiusura totale, per un totale di 89 giorni complessivi, degli uffici postali di Coriano, Rimini 4, Santa Giustina, Verucchio, Pennabilli e Pietracuta; inoltre, saranno ben 205 le chiusure pomeridiane previste negli sportelli di Cattolica, Misano Adriatico, Morciano di Romagna, Riccione, Rimini 1, Rimini 9, Rimini 3, Miramare, Santarcangelo di Romagna”. E quando un ufficio chiude, “il sovraccarico di lavoro si riversa su quelli più vicini, già carenti di personale, comportando gravi disagi per la clientela”. Dunque le “paradossali chiusure estive” per Slc Cgil dimostra “la carenza di personale che affligge il sistema Poste italiane. Una carenza che compromette il ruolo di servizio pubblico universale che l’azienda dovrebbe esercitare a favore degli utenti per i quali l’ufficio postale non è solo un punto di accesso ai servizi finanziari e di corrispondenza, ma anche un presidio sociale, un luogo di vicinanza e di riferimento quotidiano”.

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