Rimini, la blogger Federchicca: “Dopo tanti viaggi in 53 Paesi, ecco la mia rivista”

Rimini

«Una nuova rivista per conoscere la Romagna». Ecco l’asso nella manica sfoderato da Federchicca, al secolo Federica Piersimoni, 40enne definita da Lonely Planet “la pioniera italiana dei blog di viaggi” e celebrata da Le Guide noire come la numero uno tra gli influencer riminesi.

Piersimoni, quando è cominciata la sua avventura?

«Ho iniziato con un blog nel 2008 (www.viaggilowcost.info) a cui se n’è aggiunto un secondo nel 2011 (www.federicapiersimoni.it), quando mi sono licenziata da un lavoro a tempo indeterminato. Lavoravo in una web agency riminese e nulla faceva presagire gli attuali risultati. Nel mezzo svariati mestieri e viaggi in 53 Paesi. Da brava figlia degli anni Ottanta avevo il mito dell’America e in seguito mi ha affascinato Londra, una piazza imperdibile per i giovani, ma la scintilla non si è mai spenta. Un esempio? Nei mesi scorsi ho esplorato Dubai e Abu Dhabi ma ora urge una pausa. Ripongo le valigie nell’armadio sino ad aprile, per varare progetti tarati sul Riminese e concentrarmi sulla bellezza a chilometro zero».

Quali mete l’hanno colpita di più in tanti anni?

«L’Australia per il grande senso di libertà e il Belgio che mi ha stregato per i continui cambiamenti meteo».

Durante l’allattamento, partiva da sola con suo figlio Giulio. Una scelta controcorrente messa nero su bianco nel libro “Mamma travel blogger” del 2019. Cosa l’ha spinta a ricominciare, marsupio in spalla?

«È stata una sfida con me stessa perché ero abituata alla mia indipendenza e non potevo immaginare che qualcuno mi ancorasse a terra. A parità di condizioni, essere una mamma con le valigie era più semplice per me, perché è in viaggio che sono più felice».

Consiglierebbe di seguire il suo esempio?

«Occorre seguire il proprio istinto. Chi non era abituata a viaggiare prima del parto troverà ancora più difficoltà dopo, finendo per demonizzare l’esperienza. Al contrario se si è viaggiatori da sempre, lo si può essere anche con un figlio».

Una gita indimenticabile per genitori con figli al seguito?

«Percorrere la ciclabile lungo il fiume Marecchia, che va da Rimini a Santarcangelo, macinando 10 chilometri in bici. Al ritorno si può tornare in treno, se la stanchezza ha la meglio. Si parte di mattina, si pranza in mezzo alla natura e si torna indietro con ricordi a prova di qualsiasi portafoglio».

Nella sua giornata non stop, c’è una novità?

«Ebbene sì: il mio nuovo magazine “Spuma”, che uscirà nell’estate 2024. È un progetto editoriale che sta prendendo forma in questi mesi e che, sono sicura, sarà per chi vive il territorio un’ottima lettura e una guida diversa e vivace. Più che una rivista, è un’esperienza sensoriale che invita i lettori a esplorare e assaporare luoghi e emozioni, abbracciando tradizioni e innovazione».

Qual è la nuova frontiera del turismo?

«Rendere le persone protagoniste delle esperienze. L’epoca degli influencer, per come la conoscevamo, sta tramontando e si annuncia una nuova era del turismo digitale dove le distanze saranno più ravvicinate. Chi racconta esperienze sui social, beninteso, dovrá essere trasparente».

Impegni per l’estate?

«Diversi viaggi e progetti di influencer marketing. Un esempio? Quando collaboro con le attività della Riviera, invito gli imprenditori ad analizzare le nuove figure che li contattano, come influencer e creator, che si propongono per un video o per un post su Instagram o Tik Tok. Bisogna avere una mentalità critica e porre domande senza lasciarsi imbrogliare o abbindolare dai numeri che, come tutti sappiamo, si possono anche acquistare».

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