Rimini, l’ex guru della moda Laura De Matteis: “Davo la caccia alle tendenze, ora a Ibiza insegno yoga ai vip”

Da guru della moda a insegnante di yoga a Ibiza. Tra gli allievi annovera vip come un membro della famiglia Versace, l’attrice Fiammetta Cicogna e tanti altri. Lei è Laura De Matteis, ex ricercatrice di tendenze per Teddy e collaboratrice di riviste come Grazia.it e Glamour. A Londra, dove si era trasferita in pianta stabile, ha effettuato un tirocinio divenendo assistente di una designer di gioielli che collaborava allo styling anche di Lady Gaga e Rihanna.
C’è chi trova impossibile che abbia solo 40 anni, visto il curriculum sterminato che spinge molti a chiederle quante vite abbia già vissuto. Quanto al suo talento proteiforme lo attribuisce al perfetto mix tra Puglia, la terra d’origine del padre, e Romagna nel ramo materno.
De Matteis, com’è cominciata la sua avventura nella moda?
«Ho sempre amato l’estetica e la poetica della moda. Da adolescente mi recavo al Block 60 di Riccione per acquistare riviste di moda dal sapore internazionale, incluse quelle giapponesi. Ho scelto poi di studiare all’università di moda di Rimini, grazie alla quale ho effettuato un tirocinio da Moschino. La svolta è arrivata quando ho cominciato a lavorare per Teddy ad appena 23 anni. In crescendo ho realizzato uno dei miei sogni, frequentando due corsi a Londra alla Saint Martin’School, la prestigiosa scuola dove ha studiato anche lo stilista Alexander McQueen. Quando sono tornata a Rimini ero una cacciatrice di tendenze, specializzata in marketing digitale, ovvero lavoravo dietro le quinte della moda per aziende o agenzie. Un mestiere che consiste nel prevedere cosa andrà in passerella almeno due anni prima che le collezioni vengano disegnate dagli stilisti e poi curare i contenuti digitali dei brand».
Com’è possibile?
«Occorre un radar particolare unito a una spiccata sensibilità. Il resto lo aggiungono i viaggi nelle metropoli e il saper ascoltare le persone. La moda non è solo il vestito che indossi ma le vibrazioni che nascono dalle casistiche più disparate: dalle mostre d’arte allo street food, fino ai mercatini vintage o di artigiani emergenti e alla musica che ascoltiamo. Nelle mie ricerche ho usato spesso carta, colla e forbici per creare vision mood board, poi con il tempo tutto si è digitalizzato. A coronamento stilavo un report scritto».
Cos’è che ha fatto scattare la molla del cambiamento?
«La mia sensibilità non poteva restare confinata al settore della moda ma a darmi la forza di cambiare strada è stata la morte di mio padre. Era il 2013 e mi sono fatta qualche domanda sul senso della vita. A Londra ho cominciato a seguire classi di yoga».
E dopo?
«Ho sentito che si era chiuso un ciclo e sono tornata in Romagna dove per circa tre anni ho lavorato al Block 60 come responsabile della comunicazione e dell’immagine digitale. Nel frattempo proseguivo con le classi di yoga e gli studi per la mia formazione da insegnante certificata. Di seguito ho iniziato a praticare karma yoga ossia insegnare senza chiedere niente in cambio. È stato allora che ho capito cosa volevo fare da grande».
Ora vive a Ibiza?
«Sì, vivo nella parte nord dell’isola, quella più hippy, magnetica e autentica. Questa terra è magica, molto spirituale e, al contrario di quanto si immagina, fa emergere il potenziale di ognuno. Vivere circondata dalla bellezza della natura riconduce infatti all’essenziale, a uno stato di pace interiore che nessuno può deturpare».
Ha molto allievi famosi...
«Merito del fashion karma come lo chiamo io (sorride, ndr). Scherzi a parte, mi apprezzano anche per la mia genuinità romagnola. Mi piace insegnare a persone di ogni età, nazionalità e stato sociale. Per me sono tutti uguali: vedo la loro anima e il mio approccio è con tutti professionale e intuitivo. Poi certo dà soddisfazione essere l’insegnante di certi personaggi pubblici. Ma l’ego gioca sempre brutti scherzi e lo yoga mi ha insegnato a valorizzarmi da sola. Insegno soprattutto in classi private e di gruppo e a Ibiza organizzo ritiri personalizzati ricchi di varie esperienze».
Un consiglio per i giovani?
«Yoga e meditazione non sono discipline così lontane dalla cultura occidentale e restano un grande sostegno per la salute generale della persona ma sono pratiche che vanno seguite con costanza per ottenere benefici. Per ciò direi di iniziare a meditare il prima possibile per coltivare la consapevolezza, individuare i propri valori e vivere una vita di qualità. Magari anche sperimentare diverse vie finché non si trova la propria, ognuno ha doni e talenti unici e queste discipline aiutano a riconoscerli in modo più diretto, dando meno peso all’apparenza».
Cos’è lo yoga?
«Per me lo yoga non è performance come purtroppo lo è per tanti, ma un vero percorso di guarigione, ovvero di connessione con la propria anima. Sono felice di approfondire gli studi di Shinrin Yoku (bagno di foresta), una terapia giapponese che mi fa crescere a 360 gradi come terapista di immersione nella natura, la mia prima ispirazione e maestra».
Prossimo impegno?
«Un ritiro di gruppo in Trentino dal 25 al 28 aprile, l’ho chiamato Essenza... per l’appunto».
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