Rimini, infarto scambiato per mal di pancia

Trecentomila euro. È la somma che il tribunale ha deciso che l’Azienda Usl Area Vasta Romagna dovrà pagare ai figli e due nipoti di un pensionato 75enne morto per un infarto mentre “peregrinava” tra un reparto e l’altro dell’ospedale Infermi di Rimini, nel febbraio di poco meno di 5 anni fa.
Determinante nella conclusione della causa civile, la perizia del consulente del giudice. Il Ctu, nel ravvisare responsabilità mediche nella misura in cui non sono stati interpretati i sintomi che potevano portare alla scoperta del problema cardiaco, a specifica domanda ha sentenziato come una diagnosi tempestiva, a suo avviso, avrebbe offerto al paziente il 30 per cento di chance in più di sopravvivenza.
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