Nel mare magnum degli oltre 5mila emendamenti alla legge di bilancio 2026 ce n’è uno che rilancia la questione balneari. Con indennizzi ai bagnini uscenti e bandi di gara per la gestione delle spiagge in grande evidenza. L’emendamento è stato presentato il 16 novembre scorso, in commissione Programmazione economica e bilancio di Palazzo Madama, da due senatori di Fratelli d’Italia: Paolo Marcheschi e Matteo Gelmetti. Là dove a pagina 64 delle 414 pagine che compongono la bozza degli emendamenti si legge: «Articolo 95-bis: modifica all’articolo 49 del Codice della navigazione e indennizzo al concessionario uscente. All’articolo 49 del Regio Decreto 30 marzo 1942, numero 327, recante “Approvazione del testo definitivo del Codice della navigazione” – scrivono i due esponenti di FdI - va aggiunto: “Al termine del periodo di concessione, il concessionario uscente ha diritto a un indennizzo da parte del concessionario subentrante, determinato in misura corrispondente al valore di mercato delle opere non amovibili realizzate sul bene demaniale, purché tali opere siano state eseguite conformemente agli strumenti urbanistici vigenti e regolarmente autorizzate dall’autorità comunale competente. L’indennizzo è determinato mediante perizia giurata (...)».
Insomma, l’ennesimo tentativo di inserire, in una legge dello Stato, un provvedimento a rischio rispetto al diritto europeo, come già visto con il decreto Salvini sugli indennizzi poi bocciato a Bruxelles.