Rimini: imprenditori, avvocati e un notaio nelle mani degli usurai

Rimini

Tassi di interesse al 120 per cento, che hanno fatto lievitare quel prestito di circa 250mila- 300mila euro a oltre 400mila nel giro di poco tempo. Un debito importante per un notaio finito nelle mani di tre persone - due uomini e una donna - accusate di usura e per la quali adesso il pubblico ministero Luca Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio. Secondo le indagini preliminari portate avanti dagli inquirenti, infatti, sarebbe emerso un giro di prestiti di denaro a più persone - tra cui avvocati, amministratori di società, imprenditori edili - tutte finite nel gorgo dei presunti strozzini che richiedevano indietro un’aggiunta di interessi che galoppava al 10 per cento mensile e che si traduceva in un equivalente annuo del 120 per cento. Ecco quindi che i debiti, contratti con i tre accusati di usura, in breve tempo schizzavano verso l’alto: il notaio, ad esempio, per quei 250mila-300mila euro ottenuti avrebbe pagato una serie di rate parziali in contanti e tramite assegni, trovandosi comunque a dovere restituire ancora quasi 120mila euro di interessi residui.

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