Rimini, «Il parco è in mano a ragazzini violenti» Protesta dei residenti, a Viserba arrivano gli agenti

Rimini

Era un parco verde dove i bambini giocavano e le mamme osservavano divertite. Poi, un paio d’anni fa, congelato il progetto di collegamento dell’area al polo scolastico e al centro di Viserba, è iniziato il degrado. Fino all’arrivo di balordi e di bande di minorenni. Stiamo parlando del parco “I ragazzi della via Pal”, in via Giordano, a Viserba, che versa in uno stato di totale abbandono. «L’area - protestano i residenti - è occupata da gruppi di giovani e giovanissimi che sporcano, danneggiano tutti gli arredi urbani, le panchine e i bidoni dell’immondizia, danno fuoco a oggetti e foglie e intimoriscono, con atti di bullismo, i sempre più scarsi frequentatori del parco». Stanchi ed esasperati «da una situazione che va avanti ormai da mesi» i residenti di via Giordano si sono, così, rivolti al Comune. E, in un incontro con l’assessore Mattia Morolli, hanno esternato la loro preoccupazione. «L’assessore, d’intesa col collega con delega alla Sicurezza, Juri Magrini, - raccontano i residenti - ci ha garantito di aver provveduto ad allertare la Polizia municipale per effettuare controlli in borghese. E ha anche sollecitato Hera di aggiustare la recinzione della palazzina confinante col parco per impedire agli estranei di entrare nell’area».

Potenziamento delle luci

Puntualizza, allora, un residente che chiede l’anonimato: «Sarebbe opportuno che venissero anche installate delle telecamere di sicurezza e che fosse potenziato l’impianto di pubblica illuminazione, per impedire a malintenzionati e balordi di agire indisturbati, aiutati dal buio delle tenebre». Ma non solo «perché sarebbe ora che venissero ripristinati i giochi per i bambini e che il giardino fosse sistemato e riqualificato, perché un parco di queste genere deve ritornare in mano al quartiere e fungere da area attrezzata e inclusiva». Sottolinea, però, un’altra residente: «Il problema è anche di natura educativa. Qui ci troviamo davanti a 13enni che, per scimmiottare le baby gang metropolitane, si comportano in modo violento e irrispettoso. Se provi a richiamarli ti vengono, addirittura, sotto minacciosi. Per questo il Comune dovrebbe aprire degli spazi culturali, dei luoghi di socialità dove questi pre-adolescenti possano ritrovarsi e svolgere attività ludiche, musicali, di comunicazione. Sarebbe grave abbandonarli a se stessi. Anche perché capita di assistere a scene che come madre preferirei non vedere». Intanto, la prossima settimana Anthea farà un sopralluogo prima di effettuare la potatura delle siepi che, lamentano i residenti «costituiscono un perfetto nascondiglio, al punto che spesso si accampano persone di passaggio». Tra un mese, poi, ci sarà un nuovo incontro con l’amministrazione comunale per verificare l’esito dei primi interventi.

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