Rimini. Il direttore della Darsena, Sorci: «House boat, 4.500 clienti: successo sorprendente»

Rimini

Naviga con vento in poppa la darsena di Rimini. Con aumenti di fatturato costanti negli anni e posti barca e house boat pressoché sold out. «Una crescita in controtendenza con la situazione in cui versano molti altri porti turistici – sottolinea, soddisfatto, Gianni Sorci, direttore del Marina di Rimini, società che gestisce il porto turistico -, che, usando un termine velistico, è come se veleggiassero in bonaccia». Numeri importanti, dunque, dagli incassi al riempimento dei punti di attracco fino alla corsa al posto letto nelle casette sul mare: immobili di 32 mq dotati di terrazza sull’acqua, camera matrimoniale e separata, soggiorno con divano e tavolo da pranzo, cucina, wifi e aria condizionata e in grado di ospitare fino a 5 persone. «Credo di non esagerare se dico che siamo prossimi ai 3,5 milioni di fatturato – puntualizza Sorci -: quasi il 10% in più di quanto registrato lo scorso anno, quando chiudemmo con 3,2 milioni di incasso e tornammo, finalmente, ai livelli del pre 2010, annus horribilis contrassegnato dalla supertassa sugli yacht introdotta dall’allora governo Monti, che spinse molti vip a trasferire i loro “gioielli” verso porti esteri più economici rispetto al nostro e che ci penalizzò per oltre un decennio: nel 2011 con 2,5 milioni di euro toccammo il “fondo”».

L’impennata dal 2021

Ma cosa ha determinato questa impennata? Quali i motivi di questo successo? «Devo ammettere che le house boat ci stanno dando delle grandi soddisfazioni – spiega il direttore del Marina di Rimini -. Basti pensare che, quando iniziammo nel 2021 con 6 casette, lo facemmo quasi per una scommessa, e oggi ci ritroviamo con 4.500 clienti che hanno soggiornato, da gennaio a metà settembre, nei nostri 12 appartamenti sull’acqua. Un risultato insperato e sorprendente, che ci ha, così, spinto a promozionarle verso un target più giovane dell’attuale, i trentenni ad esempio. Per questo abbiamo ingaggiato una nota influencer turistica italiana che pubblicizzerà le nostre house boat sui suoi canali social con milioni di follower». Un’aggiunta generazionale, dunque, visto che attualmente le 12 casette sono principalmente ricercate da famiglie, «e in particolare straniere, il 70% del totale: americani, australiani, ma anche svizzeri e inglesi, che quest’anno sono aumentati sensibilmente di numero grazie al potenziamento dei collegamenti aerei del Fellini con gli aeroporti di Londra e Basilea».

Le future modifiche

Grandi risultati quelli delle house boat, «così come quelli centrati dai posti barca». «Se le house boat hanno fatto il tutto esaurito a luglio e agosto, con ottimi risultati anche a giugno, i posti barca sono andati a ruba per quasi tutta la stagione estiva – commenta Sorci -. Con l’arrivo, peraltro, di molti katamarani che ci costringeranno ad ampliare lo spazio a loro riservato. Comunque, tra barche estive, almeno 100, con contratto dal 1° maggio al 30 settembre, che a fine estate verranno tirate a secco, 280 con contratto annuale di ormeggio e 210 con contratto fino al 2049, possiamo dire di aver occupato tutti i 600 posti disponibili in darsena. Poi abbiamo avuto almeno 300 transiti, pari alla quota obbligatoria del 10% da lasciare per gli arrivi e le ripartenze. E in questo “gioiellino” dell’Adriatico da 100mila metri quadri di specchio d’acqua non potevano mancare certo le barche stellate. «Abbiamo avuto una decina di barche sopra i 30 metri ormeggiate per qualche giorno – rivela Sorci - e i cui proprietari, personaggi vip, tengono molto alla privacy. Ci capiamo no?».

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