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Riparte oggi il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa il 3 ottobre 2023 con 29 coltellate in via del Ciclamino. Dopo i figli della vittima, il fratello di Manuela, Loris Bianchi, e i condomini, toccherà alla nipote della pensionata, Giorgia Saponi, comparire in aula davanti alla Corte d’Assise. La figlia di Giuliano Saponi e Manuela Bianchi, adesso maggiorenne ma all’epoca dei fatti 16enne, la sera dell’omicidio si trovava in casa con la madre e lo zio, perché non era andata con la nonna all’adunanza dei testimoni di Geova. È quindi lei il principale alibi di Manuela e Loris e per questo la sua deposizione in questa sesta udienza è fondamentale nel processo all’unico imputato Louis Dassilva.
Il pm Daniele Paci, ma soprattutto gli avvocati della difesa (Riario Fabbri e Andrea Guidi) con le loro domande cercheranno di capire cosa accadde davvero quella sera in cui i tre seguirono l’adunanza via streaming. Al vaglio anche se la ragazza si sia assentata per andare in bagno o quanto abbia utilizzato lo smartphone. La giovane dovrà anche ribadire alla Corte l’orario in cui lo zio Loris lasciò l’abitazione per tornare a casa, viste le dichiarazioni contrastanti rilasciate durante le fasi di indagini.
In aula confidente e Scientifica
Oggi testimonieranno anche alcune amiche di Manuela e quello è considerato il suo confidente, Fabio Ranocchini, oltre agli agenti della polizia Scientifica che fecero i primi rilievi dopo il ritrovamento del cadavere di Pierina.
«Ci attendiamo che Giorgia Saponi dirà né più né meno che la semplice verità come ha sempre fatto fin qui - hanno commentato gli avvocati della famiglia Saponi, Marco e Monica Lunedei -. La sua testimonianza è piuttosto marginale per il processo che si sta svolgendo nei confronti di Dassilva, ma viene caricata di significato se letta in rapporto ad un fantasioso processo a Loris Bianchi che non esiste nella realtà e non è mai esistito per plurime fondate ragioni. Esso tuttavia ha costituito, negli ultimi due anni, la narrazione costante portata avanti, anche tramite il mezzo televisivo, da parte di alcuni consulenti di Dassilva, con lo scopo di proporre una tesi alternativa al loro assistito, in assenza di qualsivoglia prova o evidenza ma facendo leva solo su mere suggestioni».
Domani invece verrà discussa la tanto attesa super perizia fonica depositata nei giorni scorsi sui suoni registrati dalla telecamera presente nel garage sia la sera dell’omicidio che la mattina seguente. Il quinto incidente probatorio ha evidenziato rumori che, oltre alla voce di Pierina (almeno sette urla per circa 8 secondi intorno alle 22.13), farebbero riferimento anche ad una voce maschile. Impossibile però sapere di chi si tratti, ma comunque riconducibili ad una “sensazione di sforzo o soddisfazione che potrebbe coincidere con un trascinamento o spostamento del corpo”.