Rimini. Il Comune assolda un falco per cacciare i piccioni dal Mercato coperto

Rimini

Sporco, deiezioni ovunque, preoccupazione per la contaminazione degli alimenti. I piccioni, simpatici e indifesi volatili, presenti in tutte le piazze delle città, possono trasformarsi da divertenti uccelli a pericolosi pennuti. Per via delle malattie che le loro feci possono trasmettere all’uomo. E uno dei luoghi che ultimamente i piccioni hanno scelto come “porto sicuro” è il mercato coperto di via Castelfidardo. Uno dei più grandi centri agroalimentari di vendita al dettaglio della Romagna. Ce ne sono tanti ed è difficile mandarli via, per l’elevata altezza della struttura. Così il Comune, dal 1° gennaio gestore del complesso, ha deciso di ingaggiare un falco per cacciarli. Operazione che dovrebbe scattare stasera stessa.

La comunicazione

«Alle ore 20 di martedì, 22 luglio - si legge in una lettera recapitata agli operatori dal direttore del mercato coperto, Fabrizio Fugattini - verrà spenta l’illuminazione comune in modo da ottenere una situazione di buio assoluto per intervenire sui piccioni presenti attraverso un falco. Vi invitiamo, quindi, a coprire bene la merce e a lasciare i posteggi entro l’orario indicato». Un’operazione, questa, fortemente contestata dalle associazioni animaliste. Perché potrebbe assumere risvolti anche cruenti per i piccioni.

Gli animalisti

Lipu Rimini e Monumenti Vivi sottolineano: «Non è chiaro se il falco sarà usato per cacciare i piccioni (il che sarebbe illegale) o solo come deterrente. Però far volare un rapace diurno al buio e in un ambiente chiuso non ha senso e potrebbe mettere in pericolo l’animale stesso. Inoltre, l’intervento stressa fortemente i piccioni mentre dormono, proprio nel momento di massima vulnerabilità, senza considerare la possibile presenza dei pulli».

E ancora: «Come Monumenti Vivi siamo presenti a Rimini a partire dal 2022: la nostra disponibilità nella consulenza in materia di piccioni è stata subito totale verso il Comune. Nel 2022 abbiamo chiesto la rimozione delle reti dannose a Castel Sismondo e suggerito alternative efficaci e non violente per il controllo dei piccioni. Nell’aprile scorso, dopo la nostra richiesta, il Comune ha emanato un’ordinanza che vieta gli aghi antipiccioni. Chiediamo quindi che il caso del Mercato coperto sia l’occasione per aprire un confronto con noi di Monumenti Vivi e della Lipu Rimini per adottare soluzioni efficaci, economiche (questa del falco non costa meno di 700/800 euro) e rispettose del benessere animale».

Il sindaco

Il sindaco Jamil Sadegholvaad

chiarisce la situazione: «Tra oggi (ieri, ndr) e domani (oggi, ndr) cercheremo di trovare soluzioni alternative. Una cosa però è certa: la salute dei lavoratori del mercato e dei clienti viene prima di tutto. Per cui se altri metodi non saranno individuati, l’unica soluzione che ci resta sarà quella del volo del falco».

Non bisogna, infatti, dimenticare che le feci dei piccioni sono molto pericolose per gli uomini. Perché in caso di contatto stretto - e il cibo, eventualmente contaminato, può essere uno di questi contatti -, può trasmettere malattie anche gravi, come la salmonella o l’escherichia coli, fino alla psittacosi, una rara forma di polmonite.

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