Rimini, “i nostri 80 anni di sacrifici, speranza e rispetto del mare”: il compleanno della Cooperativa Lavoratori del Mare

Era il 17 maggio 1945 ed era appena avvenuta la Liberazione d’Italia quando a Rimini 13 pescatori fondavano la Cooperativa Lavoratori del Mare.
Oggi la Lavoratori del Mare, associata a Legacoop Romagna, è l’unica cooperativa che riunisce l’intera marineria locale di Rimini, con oltre 200 soci tra armatori e pescatori artigianali, una forza lavoro di circa 330 marittimi e la flotta peschereccia più importante della regione, con più di 70 unità da pesca.
A 80 anni dalla sua costituzione, la cooperativa ha celebrato questa mattina con un momento conviviale l’importante anniversario. Presenti il presidente Mauro Zangoli, il direttore Massimo Pesaresi, l’assessora alla blue economy del Comune di Rimini Anna Montini, il responsabile pesca Emilia-Romagna di Legacoop Agroalimentare Massimo Bellavista, la coordinatrice Rimini di Legacoop Romagna Giorgia Gianni e tanti soci con le famiglie. Tra loro anche storici ex presidenti come Rino Ghirardelli, figlio di Marino che fu uno dei fondatori della cooperativa, Daniele Grossi, e l’ex direttore Walter Moretti.
“Ottant’anni non sono soltanto un numero, sono una storia - ha affermato il presidente Zangoli -. Una storia fatta di sacrifici, di speranza, di uomini e donne che hanno creduto in un sogno collettivo. Nata in un periodo difficile, in un’Italia che stava cambiando pelle, la nostra cooperativa ha rappresentato fin da subito un esempio concreto di solidarietà, mutualismo e dignità del lavoro. In otto decenni abbiamo visto mutare tecnologie, leggi, rotte e persino il clima, Ma una cosa è rimasta immutata: lo spirito cooperativo, che mette al centro le persone, il lavoro condiviso, il rispetto per il mare e per la comunità. Questo anniversario è anche un invito a custodire i valori che ci hanno guidato fin qui e a rinnovare il nostro impegno affinché questa cooperativa continui ad essere un punto di riferimento per il territorio, un luogo di lavoro giusto e sicuro e un esempio di economia che mette al centro la persona e la natura”.