Rimini, “i lupi possono arrivare fino alla spiaggia, siamo segregati in casa”: dal nuovo comitato monta la protesta

Rimini
  • 03 dicembre 2025

Malessere, paura e rabbia. Sono i sentimenti dei cittadini della periferia di Rimini e Comuni limitrofi alle prese con “continue e sempre più numerose e violente aggressioni dei lupi ad allevamenti e animali d’affezione come cani e gatti”. Per veicolare quei sentimenti, “una situazione di allarme sociale ed economico”, verso l’opinione pubblica è nato un comitato ad hoc, il Comitato quartiere 11 Rimini “Emergenza lupi”.

“Siamo segregati in casa, ostaggi dei lupi, impediti ad uscire persino in giardino, a fare passeggiate col rischio di aggressioni anche ai bambini”, lancia l’allarme il comitato. “I lupi sono già stati visti oltre la Circonvallazione, nell’Ausa e in via Rossa, con un gatto in bocca e, seguendo l’alveo del fiume Marecchia, possono arrivare fino alla spiaggia a San Giuliano”. I cittadini del comitato si chiedono dunque “cosa aspettano le Associazioni di albergatori, di bagnini e tutti coloro che sono legati al turismo a fare sentire la loro voce”. Basta insomma “mettere la testa sotto la sabbia, il problema è serio e coinvolge tutti, campagna e città”. Occorre applicare, conclude il comitato, il “Protocollo sperimentale per l’identificazione e la gestione dei lupi urbani e confidenti” di dicembre 2024, dell’Ispra per “rimuovere la minaccia dei lupi. Dobbiamo scegliere se lasciare il nostro territorio ai lupi o agli umani, non esiste convivenza in questa situazione”.

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