Rimini, hotel trasformati in condomini: “Equilibri della città a rischio”

Rimini

Contro l’urbanistica dei Tar, Palazzo Garampi reagisce accelerando l’iter amministrativo “sblocca pensioncine”. Alzando la guardia contro la trasformazione selvaggia delle centinaia di alberghi dismessi, sparsi sull’intero territorio comunale, in palazzine residenziali. «Sempre più Tribunali amministrativi, anche in Emilia Romagna – spiega l’assessora all’Urbanistica, Valentina Ridolfi -, accolgono le istanze dei proprietari di strutture ricettive marginali che impugnano il diniego sul cambio di destinazione d’uso dell’immobile da parte dei Comuni».

Succede, infatti, che, pur continuando a considerare l’obbligatorietà dell’azione pianificatoria degli Enti locali, i Tar, una volta che il privato sia riuscito a dimostrare l’anti economicità nel mantenere chiusa e abbandonata la struttura ricettiva, accolgano le sue richieste, perfino quelle di trasformazione dell’immobile da alberghiero a residenziale. Determinando, di fatto, un ridisegno caotico e grossolano dell’assetto urbanistico delle città. «E’ evidente, allora – sottolinea Ridolfi - che tutte le amministrazioni della costa romagnola debbano porsi con estrema attenzione di fronte a questa linea. Perché la definizione di una pianificazione precisa è la sola garanzia che non si stravolgano assetti e equilibri tra “città dei residenti” e “città dei turisti” che, in buona sostanza, hanno fatto e continuano a fare la fortuna anche di territori come il nostro».

La posizione di Palazzo Garampi, del resto è nota da tempo: sì al cambio di destinazione dell’hotel dismesso, ma solo se al servizio del turismo e non a sviluppo residenziale. Per cui: ok a centri benessere, spa, piscine, parcheggi silos, aree verdi, cucine condivise; no a nuove palazzine. «Per questo – puntualizza l’assessora – stiamo accelerando sui provvedimenti e sugli atti amministrativi che, in maniera propedeutica al Piano urbanistico generale, consentano di perseguire in maniera tempestiva l’obiettivo». In linea con quanto dichiarato dalla stessa Ridolfi e dal sindaco Sadegholvaad all’atto del lancio pubblico del percorso per la redazione del Pug, «quando ponemmo la riqualificazione alberghiera in fascia turistica tra le priorità-obiettivo, aggiungendo che proprio tale questione, insieme a quella dell’emergenza abitativa, meritasse in qualche modo un “anticipo” rispetto all’iter del Piano urbanistico stesso». «E’ questo un impegno che confermo – conclude Ridolfi - e che vede già al lavoro i tecnici comunali per un primo provvedimento sui cambi di destinazione d’uso in fascia turistica, la cui necessità, come stiamo vedendo, è dettata anche da una linea giurisprudenziale ormai consolidata in Italia».

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