Rimini, hotel salvo in extremis dall’asta: “Il nostro sogno continua”

Rimini

Cambio di proprietà per l’hotel Madalù di Viserba. Il tre stelle superior di viale Dati è passato alla società immobiliare Plum srl ma a gestirla per i prossimi 18 anni saranno i precedenti proprietari. Stessa spiaggia, stesso mare, quindi, salvo diversi timonieri a bordo. «Siamo intervenuti, nello scorso gennaio - confermano dalla Plum - comprando l’immobile, prima che finisse all’asta, dopodiché abbiamo stilato un contratto di affitto della durata di 18 anni a favore di chi l’aveva acquistato in precedenza. Ora, nessun cantiere in programma: il Madalù è una struttura nuova di zecca e rinnovata con successo».

Nuovo inizio

«Il nostro sogno continua: ne siamo davvero felici», afferma la 63enne, Rita Calegari che continuerà a gestire il Tre stelle superior, assieme al marito Giancarlo Squillante di 61 anni e al figlio Davide 34enne, tutti originari di Sesto San Giovanni presso Milano, città che hanno lasciato assieme alle occupazioni in ambito bancario, decisi a voltare pagina. «Abbiamo comprato l’hotel – ricorda Rita - ribattezzandolo Madalù dal nome dei nostri tre figli (Matteo, Davide e Gianluca). Era il 2013, è seguita la demolizione del vecchio immobile per aderire ai parametri di adeguamento sismico e a servizi come, ad esempio, piscina e ascensore. Due anni dopo si procedeva al taglio del nastro di un gioiellino sorto sulle ceneri dell’hotel Milano, rimasto diroccato per anni». Da lì in poi tutto è filato con il vento in poppa finché, ricorda ancora Rita, a sparigliare le carte ci hanno messo lo zampino «le mutate condizioni bancarie del mutuo acceso per effettuare la riqualificazione che, dopo la pandemia, sono diventate inaccettabili, con tassi di interesse alle stelle, in corrispondenza dell’assorbimento della banca originaria ad opera di un altro istituto». Il Madalù, costato tra acquisto e riqualificazione circa 2 milioni e mezzo di euro, oggi ha una piscina sul tetto e dieci camere per ospitare una ventina di ospiti. «Il nostro è un piccolo boutique hotel – precisa la 63enne - e a fare la differenza è la conduzione familiare a cui si aggiunge il supporto di due amici fraterni: il 70enne Felice e Bebe, classe 1967, oltre a nostra cognata che si occupa di noi mentre siamo presi dal lavoro. Tutte persone che stimiamo e che hanno capacità poliedriche, anzi intercambiabili, in grado, dunque, di soddisfare anche la clientela d’oltralpe», sintetizza. A convincerli a restare anche il contratto proposto che porterà il nuovo corso al raggiungimento della maggiore età. «Forse tra diciotto anni – tirano le fila dal Madalù - ci concederemo la meritata vacanza in qualche paradiso tropicale o forse, chissà, nel frattempo gestiremo anche un piccolo Bed&Breakfast in un luogo di nicchia, un po’ meno frequentato della nostra amatissima Viserba che, quando abbiamo cambiato vita, ci ha accolti con enorme calore».

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