Rimini, gestione irregolare e liquami in strada: multati due alberghi

Rimini

RIMINI. Due hotel sono stati multati dagli agenti della polizia locale di Rimini e dagli ispettori sanitari dell’Ausl durante i continui controlli sulle strutture turistiche.

Gestione “irregolare”

Il primo controllo risale a venerdì 17 gennaio. Le verifiche all’albergo sono scattate per la mancata registrazione dei clienti, durante la notifica di un provvedimento del Suap (Sportello unico delle attività produttive), emesso dopo un controllo della divisione Pasi (Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione) della Questura.
Nel completare la notifica è emerso che la titolare, di origini russe, aveva lasciato l’Italia per motivi personali, incaricando della gestione e del ricevimento degli ospiti, una persona priva di titolo per svolgere quel ruolo. Gli agenti hanno riscontrato anche altre irregolarità relative alla dichiarazione di domicilio della signora. Le verifiche sono ancora in corso ma una volta completate costeranno alla donna un verbale da 1.032 euro, come previsto dal Tulp (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), per la gestione di un’attività ricettiva senza avere sul posto una persona abilitata o che abbia i titoli per gestire l’attività. La posizione della persona non abilitata, ma trovata a gestire l’hotel, verrà valutata dall’Ispettorato del lavoro a cui la polizia locale trasmetterà gli atti.

Liquami in strada

Nell’altro controllo, avvenuto martedì pomeriggio, è stato trovato un albergo con una trentina di clienti che versava liquami sulla strada e sul marciapiede.
L’intervento urgente è partito dall’Ausl su segnalazione della Questura. Vista la situazione, è stato necessario l’immediato intervento dei tecnici di Hera. Dall’esterno, il controllo si è poi esteso all’ingresso e alle camere dell’albergo. I tecnici di Hera hanno confermato che lo sversamento delle acque risultava di fognatura: ciò consentirà alla polizia locale di sanzionare la struttura, anche per violazione delle norme igienico-sanitarie.


Sono in corso accertamenti per la contestazione di alcune violazioni alla Legge regionale (16/04), che saranno trasmesse al Suap e alle autorità competenti per richiedere un’ordinanza urgente di svuotamento delle vasche biologiche e la pulizia dei luoghi. Si tratta di un’incombenza della quale dovranno rispondere sia il proprietario che il gestore della struttura, divisi per un contenzioso giudiziario. Ulteriori accertamenti saranno eseguiti dagli organi di controllo per verbalizzare altre irregolarità relative al regolamento di polizia urbana: alcune parti della struttura potrebbero essere chiuse perché trovate in condizioni di degrado e in stato di abbandono. Delle sanzioni, anche in questo caso, dovranno rispondere proprietario e gestore.

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