Rimini, dà fuoco allo scooter della figlia della ex con una bombola nel cortile di casa

Rimini

RIMINI. Lasciato dalla compagna si vendica dando fuoco allo scooter della figlia della donna usando come “accendino” una bombola del gas. È stata solo fortuna se nel tardo pomeriggio di venerdì, nella zona di via Pascoli, il folle gesto di un uomo sulla cinquantina non ha avuto conseguenze ben più gravi. Il fato, e non lo si può definire diversamente, ha fatto si che l’ex amata, vero obiettivo della rappresaglia, uscita per andare a gettare l’immondizia, visto prima l’uomo e poi le fiamme levarsi dall’androne, abbia potuto lanciare subito l’allarme. Il motorino è andato completamente distrutto, ma la tempestività dell’intervento dei vigili del fuoco ha impedito che la bombola potesse scoppiare. Per il piromane, invece, si sono spalancate le porte del carcere di Rimini.

La genesi

A far scattare le manette ai polsi del piromane, rintracciato alla Caritas di via Madonna della Scala, gli agenti delle Volanti intervenuti dopo la richiesta di aiuto fatta dalla donna. Quando i poliziotti sono arrivati, il motorino, parcheggiato nel cortile adiacente a quello della signora, era già completamente avvolto dalle fiamme. Il palermitano, per accelerare la propagazione del rogo, aveva coperto lo scooter con indumenti rubati da uno stendi panni. Poi, aperta la valvola di sicurezza della bombola, aveva dato fuoco al gas con un accendino. Agli agenti la donna ha quindi raccontato che quello era solo l’ultimo di una serie di atti incendiari iniziati quando ancora stavano assieme. Alcune discussioni erano state chiuse dall’uomo, in camera da letto, con la stessa modalità: indumenti ammassati sul letto e poi incendiati. Sarebbero invece quotidiane le angherie materiali e le violenze fisiche subite invece da quando aveva deciso di troncare la loro relazione. Un quadro decisamente molto grave quello dipinto dalla signora. Informato il sostituto procuratore di turno della vicenda, sono partite le ricerche terminate, come detto, con le manette fatte scattare ai polsi dell’ex compagno nei locali della Caritas dov’era riparato per trascorrere la nottata. Ora l’uomo è in carcere, in fermo di polizia giudiziaria per danneggiamento aggravato e incendio doloso. Molto probabilmente, però, il suo caso passerà al pool della procura composto dai sostituti Paola Bonetti e Davide Ercolani, che si occupano dei reati riconducibili al “Codice rosso”.

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