Rimini, la fidanzata online gli spilla 30mila euro
Pensava fosse amore e invece era una escort. Un 50enne residente fuori provincia ha denunciato l’ex “fidanzata”, conosciuta su un sito di incontri e frequentata saltuariamente per quasi un anno. Sostiene di essere stato ingannato dalla donna che, riferendogli circostanze non vere, lo avrebbe indotto a versarle in prestito circa trentamila euro per poi minacciarlo quando lui ha chiesto la restituzione dei soldi. «Non ti devo niente: hai pagato per le mie prestazioni sessuali». La giovane donna, una cittadina moldava con la metà dei suoi anni (residente nel Riminese), è in via di identificazione. Stando alla versione del denunciante lui sarebbe stato circuito da quella che per diversi mesi aveva considerato l’anima gemella. Dallo scambio di foto, sul web, era passato ai primi appuntamenti.
Saltuari, anche perché l’uomo vive a ottocento chilometri da Rimini e può passare dalla Romagna soltanto quando si sposta per ragioni di lavoro. Lei è quasi sempre impegnata con una serie infinita di problemi familiari di cui deve farsi carico: tutti ostacoli che non solo le impediscono di essere più disponibile di quanto vorrebbe - dice - ma addirittura di trasferirsi da lui per trascorrere la vita insieme. Ecco allora che dalle richieste di soldi per un biglietto del treno (ma poi il viaggio salta per un imprevisto) si passa ai prestiti per fare fronte a sventure di ogni tipo: dalla necessità di curare fantomatiche patologie tumorali che affliggono i suoi cari a inconvenienti di ogni tipo. L’amore è cieco, ma fino a un certo punto. Lei tira la corda al punto da farlo sbottare. «Ora basta ridammi indietro i soldi». Per lei i trentamila euro, però, vanno a compensare le sue “prestazioni”: «E se insisti, ti faccio pestare».