Rimini, fa un reclamo al Comune per la Tari e si scopre che era proprietario di 5 appartamenti per turisti mai registrati

Rimini
  • 02 febbraio 2024

Evasione fiscale: l’Agenzia delle Entrate da anni chiede ai Comuni di partecipare al recupero evasione erariale, attraverso quelle che vengono definite segnalazioni qualificate. E può capitare che da un controllo Tari sia emerso il proprietario di 5 appartamenti turistici “fantasma” per il fisco. “Il principio - spiega in un nota l’assessore al Bilancio di Rimini Juri Magrini - è che se nel corso della propria attività, il Comune si accorge che un soggetto gode dell’utilizzo di beni e servizi sproporzionati rispetto ai propri redditi, magari proprio per richiedere agevolazioni o contributi, può segnalare questa situazione al Fisco, che avvierà poi una propria istruttoria con gli altri mezzi e contraddittori previsti dalla normativa.

Il Comune di Rimini collabora con l’Agenzia delle Entrate dal 2009, con l’invio ad oggi 3.264 segnalazioni qualificate, frutto in particolare dell’attività di controllo condotta dall’Ufficio Tributi (come nella circostanza di compravendita di terreni edificabili, di residenze all’estero o di godimento di abitazioni non indicate in dichiarazione dei redditi). Questa azione si basa sull’incrocio delle diverse banche dati a disposizione e si alimenta anche della capacità di analisi degli operatori che rilevano il godimento di beni rappresentativi di ricchezza incoerenti con la posizione fiscale. Succede, ad esempio, che nell’ambito delle verifiche Tari (per altro a seguito di un reclamo presentato da un contribuente) si sia arrivati a capire come il medesimo soggetto fosse proprietario di ben cinque appartamenti utilizzati per affitti turistici, mai registrati.

Segnalazioni qualificate che dal 2023 si concentrano in particolare sul fronte del ricettivo, per far emergere irregolarità anche sulle locazioni brevi: incrociando le diverse banche dati, oltre alle presenze segnalate dai gestori alla Questura e quelle dichiarate ai fini dell’imposta di soggiorno, nel corso dello scorso anno sono emerse 16 significative irregolarità trasmesse all’Agenzia delle Entrate. Complessivamente, dall’avvio del progetto di compartecipazione al gettito erariale, il Comune di Rimini ha incassato oltre 3 milioni di euro a titolo di contributo calcolato sulle maggiori somme riscosse dallo Stato”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui