Rimini. Escort di lusso nascose 5 milioni di euro al Fisco: assolta

Rimini

RIMINI. E’ stata assolta per intervenuta prescrizione la escort oggi 44enne che aveva “in sospeso” col Fisco una cifra di ben 5 milioni di euro. Importo corrispondente alle tasse non versate rispetto ai lauti guadagni realizzati dalla donna, prostituta di alto livello di origini ungheresi che per alcuni anni risiedette a Riccione, la quale tra i clienti annoverava anche tanti, tantissimi, “vip”. Tanto che quei guadagni milionari riuscì a realizzarli in soli cinque anni di attività in provincia di Rimini.

Oggi, dunque, non solo è liberata dal peso del reato di evasione fiscale, ma non dovrà nemmeno versare un euro allo Stato italiano e potrà dunque continuare a godersi i suoi risparmi a Dubai, dove nel frattempo ha acquistato un attico e sospeso la sua attività.

Per lei (assistita dall’avvocato Stefano Caroli del foro di Rimini), il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione. Il legale, dal canto suo, aveva invece sempre puntato all’assoluzione, perché quando l’attività ispettiva e di indagine dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza partì, a suo dire, furono violate le norme a garanzia dell’indagata. Una violazione delle norme processuali che non permisero alla 43enne di nominare subito un avvocato e avere quindi un’adeguata difesa.

I 5 milioni, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, sarebbero “l’imponibile”, ossia la somma su cui la donna avrebbe dovuto calcolare le tasse da pagare. Tra il 2010 e il 2015, avrebbe totalizzato guadagni eccezionali che avrebbe trasferito a San Marino. Già dieci anni fa si parlava di diversi milioni di euro, al netto delle spese per mantenere una vita agiata e un appartamento di lusso a Riccione. Sul Titano il denaro guadagnato con il sesso, però, era solo transitato, tanto che successivamente i soldi ricomparirono a Montecarlo e infine a Dubai, dove la donna vive oggi.

Per l’Agenzia delle Entrate, quella della escort doveva essere considerata una ditta individuale e quindi aveva un obbligo di versamento delle imposte sui reddito o sul valore aggiunto (Iva) per cui avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi almeno dal 2010 al 2015. Secondo il Fisco, ad esempio, la donna nel solo 2010 avrebbe dovuto pagare tasse su un reddito di ben 2.883.024 e così discorrendo negli anni successivi fino ad arrivare a 5 milioni di evasione totale in 5 anni. Le sue prestazioni valevamo fino a 5mila euro per un weekend e in un giorno normale di lavoro riusciva ad incassare fino a 10mila euro.

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