Rimini. Elezioni regionali, ecco i quattro nomi del Pd ma è già polemica

Rimini
  • 25 settembre 2024

Il Pd riminese ha scelto i suoi quattro “ambasciatori” in Regione. Si tratta della presidente dell’assemblea legislativa, Emma Petitti, designata oltretutto come capolista, di Simone Gobbi, presidente del consiglio comunale riccionese, di Alice Parma, ex sindaca di Santarcangelo, e di William Raffaeli, medico esperto in terapia antalgica, che ha alle spalle un’esperienza decennale come direttore di reparto all’Infermi. Quest’ultimo è, nei fatti, l’unico nome apparso con effetto sorpresa. Un nome per i più inaspettato, che ha inevitabilmente attirato su di sé l’insoddisfazione della frangia giovane del Pd. I giovani Dem, gli stessi che una manciata di giorni fa avevano scritto una lettera al segretario regionale Tosiani per denunciare il “siluramento” in corso del “loro” candidato, il 25enne Edoardo Carminucci.

«Democrazia in pericolo»

Così come preannunciato, infatti, il posto che poteva essere il suo è stato preso dal medico riminese («la proposta della candidatura mi è giunta circa una settimana fa», spiega). Eppure, secondo i Gd, in base alle consultazioni svolte nei circoli nelle scorse settimane, la candidatura spettava a Carminucci. «È un momento molto triste per la democrazia interna al nostro partito, se poi anche quando veniamo consultati non veniamo presi in alcun modo in considerazione.» dichiara René Di Martino, segretario provinciale Gd Rimini, che punta l’accento sui «tantissimi interventi di ieri (lunedì, ndr) che chiedono che il nome di Edoardo Carminucci risulti in lista». Non c’è, secondo i Gd «unanimità sul nome maschile del Comune di Rimini e il segretario regionale Tosiani ne ha preso atto». E rimarcano che «ad oggi non ci è dato sapere il motivo per cui non sia stato candidato, non ci sono state fornite motivazioni politiche, perché probabilmente non ci sono». «Se la maggioranza degli iscritti al Pd di Rimini - continuano - esprime una preferenza e la maggioranza dei segretari di circolo di Rimini scrive una lettera assieme ai Gd esprimendo una chiara indicazione, non si può prendere una decisione in contrasto con tutto questo». Il coordinamento di lunedì, secondo i Dem, invece, «ha scelto di fare una proposta che non è in nessun modo stata condivisa né con i segretari, né con gli iscritti. Pur con la massima stima che rimane per una persona come William Raffaeli, un compagno storico e un grande professionista». «Sarà necessario - concludono - aprire un’importante fase di riflessione sul futuro della nostra organizzazione politica».

Chi va e chi arriva

Niente da fare nemmeno per Giovanni Casadei, 54enne consigliere comunale di Rimini, spesso emerso come papabile candidato nella lista dei “fantastici quattro”. La scelta del medico Raffaeli, del resto, sostenuta da una votazione quasi da plebiscito, con 90 voti favorevoli (espressi sulla rosa dei quattro candidati) e due astenuti, secondo alcuni, pare adattarsi a una logica non solo politica, basata indubbiamente sul puntare tutto sul tema della sanità, ma anche su quella del “terzo che gode” tra i due litiganti.

Dal canto suo, il medico riminese specializzato sul trattamento del dolore e delle cure palliative (di cui nel 2010 è stato anche promotore della relativa legge), oltre che presidente della Fondazione Isal, esprime ferrea volontà nel portare in Regione l’attenzione «sul diritto all’accesso alle cure, alla prevenzione, alla territorialità e all’innovazione nei trattamenti, intervenendo sui tempi di attesa per gli esami di specialistica, sulla prossimità e la vicinanza al cittadino, per il quale deve essere facile l’accesso alla sanità».

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