Rimini, edilizia e rischio fideiussioni false: scoperti alcuni casi anche a Rimini

Rimini

Rischio fideiussioni false nel comparto delle costruzioni che potrebbero mettere nei guai molti cittadini. È quanto è stato scoperto recentemente anche rispetto ad appalti presenti a Rimini. Un problema dal quale alcuni operatori del settore intendono mettere in guardia quanti non dispongono delle informazioni necessarie. In particolare coloro che stanno acquistando un immobile in fase di costruzione. Oppure - nel settore degli appalti pubblici - quei Comuni in fase di emanazione dei bandi di gara.

Spiega un professionista che preferisce mantenere l’anonimato: «Un cittadino o un’amministrazione comunale si rivolgono ad una ipotetica società per acquistare un immobile o per svolgere dei lavori. Ebbene, al momento dell’atto preliminare quella società è tenuta a consegnare una fideiussione per comprovare la liquidità necessaria a completare l’opera. E fin qui ci siamo. Il punto controverso però è questo: può una società che ha un capitale sociale ridotto o, magari, un bilancio non proprio luminoso, ottenere una fideiussione che garantisca lavori per milioni di euro? Perché il pericolo è sempre dietro l’angolo e può succedere che questo accada».

Ed è qui, infatti, che il professionista lancia l’sos, sulla scorta anche di alcuni casi verificatisi nelle Marche e finiti con diversi arresti. Continua l’esperto: «Ci sono compagnie sconosciute ai più, peraltro prive di sedi in Italia che, grazie al mercato libero, operano nel nostro Paese e che riescono a produrre queste fideiussioni».

Il problema esplode, però, quando il titolare dell’appalto si accorge che la fideiussione è un falso. «E che la società o l’impresa a cui era stato affidato l’appalto pubblico o la realizzazione di un immobile – osserva il tecnico -, è fallita e l’ente pubblico o il singolo cittadino si trovano ad aver versato centinaia di migliaia di euro per un’opera che non sarà mai realizzata o, magari, è stata iniziata e non completata».

Cosa fare allora per non incorrere in questi rischi? «Il consiglio, prima di sottoscrivere qualsiasi atto, è quello di chiedere prova certa dell’esistenza della fideiussione e sottoscrivere, quindi, l’atto solo dopo aver avuto la prova provata della regolarità degli incartamenti. In questi casi, infatti, è bene far capire alla controparte che non si trova davanti a degli sprovveduti. Qualora, invece, si sia in possesso di polizze fideiussorie dubbie o, comunque, si voglia verificare la loro reale genuinità, è bene andare sul sito Ivass di Banca d’Italia per le necessarie verifiche. E ogni dubbio viene subito chiarito».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui