Rimini, Ecomondo 2024 con oltre 1.600 espositori

Rimini
  • 16 ottobre 2024

I focus su Africa e settore tessile; la marcata matrice internazionale con tutti i continenti rappresentati; l’analisi dei big data; la missione divulgativa con un occhio di riguardo per le giovani generazioni. La Green economy si dà appuntamento a Rimini dal 5 all’8 novembre prossimi per la 27esima edizione di Ecomondo, il salone dell’economia circolare di Italian exhibition group, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza. Si tratta della “più grande manifestazione del gruppo”, spiega l’amministratore delegato Corrado Peraboni, presentando questa mattina alla Camera a Roma la rassegna alla stampa. Che quest’anno ha richiesto la realizzazione di due padiglioni temporanei aggiuntivi. Saranno infatti 1.622 i brand espositori, di cui il 16% dall’estero, e 100.000 le presenze attese da oltre 100 Paesi. La fiera, prosegue l’ad, “smentisce alcuni luoghi comuni”, come il ritardo dell’Italia sulle indicazioni europee in materia di economica circolare: per esempio il tasso di riciclo complessivo al 72% è “ben superiore alla media europea del 58%” e l’utilizzo circolare di materie è al 18,7% rispetto all’11,5% della media Ue. Stesso discorso per l’incapacità di fare sistema e la crisi di dinamismo delle Fiere italiane. Ecomondo, conclude, “ha un forte radicamento nazionale con una capacità di espansione internazionale”.

Più nel dettaglio della quattro giorni entra la manager di Ieg Alessandra Astolfi: un “tema forte” sarà “la misurazione della circolarità e dell’impronta che lasciano le imprese”, e ci sarà un focus sull’Africa con particolare attenzione su materie prime e tecnologie. Ci si muoverà, prosegue, “dallo spazio al suolo, alle città, ai mari, in chiave cambiamenti climatici che riguardano tutti”.

Stati Generali della Green Economy

Tra i momenti chiave della manifestazione, gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile di Edo Ronchi. In programma come di consueto anche una serie di convegni sui temi dell’economia circolare.

Al progetto Africa Green Growth, in collaborazione con il Piano Mattei del governo, per promuovere la sostenibilità e lo sviluppo socioeconomico in Africa, hanno già aderito 108 delegati, provenienti da 8 paesi chiave quali Marocco, Tunisia, Egitto, Etiopia, Kenia, Costa d’Avorio.

Il ministro Pichetto Fratin: “Avanti con le energie rinnovabili”

“Siamo la startup a livello mondiale della biodiversità, dei cambiamenti climatici e anche dell’inquinamento, che è la parte negativa”. Anhe il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha partecipatp questa mattina alla Camera alla presentazione. La rassegna offrirà “una somma di tante conoscenze”, sottolinea il ministro tra startup, innovazione e possibilità per le imprese di “copiare” modelli di produzione sostenibili. C’è “l’impegno- prosegue- per divulgare il modello di società cui dobbiamo tendere”, per la quale occorre prestare “attenzione su tutti i filoni di azioni”. A partire, entra nel merito il ministro, da decarbonizzazione ed energia, “una sfida da portare avanti non a parole, ma con atti e comportamenti”. Sulle rinnovabili ad agosto “siamo a quasi quattro Gigawatt e ci sono molte istanze di richieste”, e l’obiettivo è “averne 80 in più”. Anche perchè con le nuove tecnologie come l’Intelligenza artificiale ci sarà “un grande consumo di energia”. E i player importanti internazionali per investire chiedono “una rete elettrica robusta con l’acqua di fianco”.

Tra i settori su cui accenderà i fari dell’attenzione Ecomondo, prosegue Pichetto Fratin, c’è anche il tessile che produce ogni anno “100 miliardi pezzi con una dispersione enorme”, serve dunque “un salto di qualità nel consumo e nella gestione dei diversi interessi”. Senza dimenticare l’acqua, inserita per la prima volta nei temi del G7 con “l’impegno di portarlo a Cop29”. L’Italia, conclude il ministro, ha “tutte le capacità per dare un contributo” nella galassia dell’economia circolare, anche dal punto di vista dei modelli normativi come fatto per la direttiva Imballaggi. E “fare incontrare tutti gli attori a Ecomondo offre uno scalino in più”.

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