Rimini. Ecco il ritorno del nautofono. L’assessore Morolli: “Inaugurazione l’11 aprile”

Rimini

C’è il giorno dell’installazione: mercoledì. E perfino quello dell’inaugurazione: «L’11 aprile». Per riascoltare il suono del nautofono è solo una questione di giorni. E, in Comune, è già partito il conto alla rovescia, dopo la grande mareggiata di fine 2022 che mise fuori uso la storica sirena riminese.

Commenta, soddisfatto, l’assessore Mattia Morolli: «C’è voluta una forte dose di pazienza, una continua opera di ricerca e, soprattutto, tanta perseveranza. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, grazie anche al prezioso aiuto di Marefari Pesaro che, dopo aver trovato i pezzi danneggiati, rari e ormai fuori mercato per un impianto storico come il nostro, li ha rimontati. Ed ora è tutto pronto perché la città possa tornare a riascoltare quel richiamo alla giusta rotta, simbolo, da sempre, della marineria riminese».

E così l’impianto, tanto caro a Fellini che lo inserì, come momento evocativo, nel suo film cult Amarcord, tra un paio di settimane tornerà a farsi ammirare e riascoltate dal suo tradizionale luogo: in testa alla palata, sul porto, lato levante.

“Com’era ma non dov’era”

«Quello che, invece, sarà spostato - avverte Morolli - e installato in un luogo più coperto e al riparo da nuove, forti, mareggiate, comunque sempre vicino all’impianto, è l’apparato elettrico, la consolle che custodisce, appunto, i pezzi che l’acqua aveva danneggiato irrimediabilmente. E a coordinare i lavori sarà il dirigente comunale Alberto della Valle, lo stesso che ha tenuto i contatti con la ditta di Pesaro nella fase delicata del reperimento pezzi e del loro riassemblaggio».

“Amarcord bene”

Quella del nautofono è una storia lunga e travagliata. Che inizia dieci anni fa, nel 2013, quando, per volontà della Capitaneria di porto, che lo considerava superato come sistema di sicurezza per le navi in caso di nebbia, fu disinstallato e rimosso. Che prosegue, poi, nel 2019, quando, grazie alla forte volontà della Consulta degli operatori del porto, convinta dell’importanza pratica della sirena per quelle barche prive di gps, fu recuperato, aggiustato a loro spese, donato al Comune, e riattivato. E che rischia, infine, di interrompersi, definitivamente, nel dicembre del 2022 quando una forte mareggiata lo mise fuori servizio, qualcuno pensò addirittura definitivamente. «E, invece, no - interviene l’assessore - perché non potevamo far tacere per sempre il suono del porto, la sirena tanto cara ai riminesi e che, da un punto di vista degli affetti e, soprattutto, dei ricordi, ci rappresenta tutti».

Ed è proprio per questo, perché l’inaugurazione possa rappresentare anche un momento di forte richiamo identitario che l’assessore ha scelto l’11 aprile come giorno clou. «Inutile ricordare che quella data coincide con la “Giornata nazionale del mare” - conclude Morolli -. Insomma, sarà davvero una cerimonia bella e toccante. Alla quale inviteremo anche gli studenti delle scuole riminesi, che avranno, così, l’opportunità di conoscere uno dei simboli importanti della storia della città».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui