Rimini e la morsa dei furti: “I ladri non hanno paura di niente”

Rimini

C’è chi, come Francesca Gengotti, è rimasta a casa dalla riunione per presidiare il fortino («E’ andato solo mio marito perché visto il periodo non volevo lasciare la mia abitazione vuota o mio figlio lì da solo») tanto è a livelli di guardia lo stato di preoccupazione generale.

Ribadito da qualcosa come 140 firme raccolte in una serata.

Da record. «Teniamo aperta la petizione fino a questa sera (ieri ndr) e alle 14.30 eravamo già a quota 160», rivela Marco Succi, uno che poi aggiunge: «Per questa zona ci metto anima e cuore da anni, ma non avevo mai visto niente di simile. Non si vive più».

Succi, la situazione è così terrificante?

«E’ quasi impossibile descriverla. Fra il gruppo whatsapp e l’incontro in cantina abbiamo raccolto oltre una cinquantina di testimonianze di furti e tentati furti in 7-10 giorni. E diversi non sono andati a denunciarli alle forze dell’ordine. Sbagliando, perché bisogna far sapere come stanno le cose per avere più forza nelle richieste. Considerato anche con chi abbiamo a che fare».

C’è un’idea di questa banda?

«Ci sono immagini di più di una telecamera che dicono che non si fermano davanti a niente. Entrano in azione appena fa buio, verso le 17 e non si salva nessuno fino alle 3. Non hanno paura di nulla ed entrano ovunque: in case vuote, quando ci sono le persone, dove ci sono anche i cani, ovunque. A Vergiano, una coppia di anziani che vive ancora con le chiavi nella porta se li è trovati in salotto ed è stata chiusa a chiave in una stanza mentre veniva ripulita».

Dei professionisti insomma

«Assolutamente. Fanno un buco col trapano in un punto preciso delle finestre, negli snodi, come se fossero del mestiere e in due case con le inferriate hanno agito con una pinza a batteria per farsi strada».

Colpo dopo colpo la paura è esplosa, come dimostrano le tante firme.

«Purtroppo si sta arrivando all’esasperazione e alla disperazione e questo mi preoccupa molto. Si inizia a dire che in un video li si vede armati con un fucile a pompa (hanno di certo di bastoni, piede di porco attrezzi da scasso ma nel panico generale si vede anche quello che forse non c’è), qualcuno non esce più di casa e sta acquistando arnesi per autodifendersi. Questo è pericoloso. Bisogna muoversi con i passi giusti».

Quali sarebbero e saranno?

«Così come in un altro raid di quattro anni fa, con la petizione vogliamo far sentire la nostra voce e chiedere maggior presenza di carabinieri o vigili. Lo faremo facendoci assistere da un avvocato che abbiamo già contattato in vista di un nuovo incontro di gruppo martedì 12 sempre in cantina».

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