Rimini. Droga spedita nei pacchi con i corrieri, nel maxi giro anche mamma e figlio

A smascherare il maxi giro di traffico di stupefacenti è stata una falla nei pacchi. Una falla nel senso letterale del termine, perché alcuni scatoloni spediti tramite corriere, radunati nel centro di raccolta per essere poi inviati al destinatario, si sono aperti rivelando un contenuto simile a “palline di formaggio”, che, tuttavia, per come erano impacchettate, avevano tutta l’aria di essere ben altro. Droga, nello specifico. Così, dalla chiamata alle forze dell’ordine per segnalare pacchi dal contenuto sospetto ai centri di Verucchio e Cattolica, sono scattati pedinamenti e osservazioni e perquisizione con i cani anti droga che hanno dato subito soddisfazione: in quei pacchi, in effetti, c’erano hashish e marijuana.
Nei guai sono finiti mamma e figlio, una donna di 55 anni e un ragazzo di 26 residenti in Valmarecchia, il convivente di lei, e un 51enne di San Leo estraneo al nucleo familiare.
Le indagini svolte dai militari della Guardia di finanza di Rimini hanno portato, nella serata di giovedì, a una serie di perquisizioni domiciliari e in auto, da cui sono emersi, nel complesso, 11 chili e 200 grammi di hashish, un chilo e 800 grammi di marijuana, bilancia, macchine sigillatrici e coltello per il taglio dei panetti, oltre a 430 grammi di hashish e 30 grammi di “maria” contenuti nel frigo di casa. Portati alla luce, inoltre, anche 5.470 euro in contanti. Droga e contanti tutti sequestrati.
Le quattro persone, tutte difese dall’avvocato Massimiliano Orrù, sono state denunciate per il possesso di stupefacenti, ad esclusione del figlio, che avendo visto arrivare i finanzieri è fuggito. Tuttavia, il successivo intervento dell’avvocato ha fatto sì che il ragazzo si convincesse a costituirsi, presentandosi spontaneamente alle forze dell’ordine, venendo anche lui denunciato.
La scoperta
Dopo le segnalazioni di quei pacchi dal contenuto sospetto, riferendo che si trattava di buste gialle, le Fiamme gialle si sono messe all’opera. L’attenzione dei militari è stata attratta da una donna che ha consegnato un pacco giallo a una copisteria di Cerasolo. Pedinandola, hanno notato i movimenti sospetti, il tentativo di depistare eventuali segugi facendo più volte il giro delle rotonde, fino a quando, temendo che l’auto si addentrasse nel territorio di San Marino, non è stata fermata per un controllo. Identificati la 55enne e il compagno, e notando il loro nervosismo, e il telefono che squillava incessantemente, le Fiamme gialle hanno esteso la perquisizione all’abitazione. Giunti alla loro casa, hanno notato un’auto parcheggiata fuori con a bordo un uomo (poi identificato come il 51enne), mentre il 26enne, figlio della donna (l’utente che l’aveva tempestata di telefonate) è stato visto fuggire a tutta velocità dall’abitazione.
Nella casa sono stati trovati i quantitativi minori di droga, nascosti nel frigorifero: 9 panetti di hashsih (430 grammi) e 2 involucri di marijuana da 30 grammi. Nell’auto del 51enne, invece, le quantità maggiori: 147 panetti di hashish, per un totale di 11 chili e 200 grammi, e 15 involucri di marijuana, da un chilo e 880 grammi. Sostanza con grande probabilità destinata allo smercio, che veniva occultata nei pacchi nei modi più fantasiosi. Addirittura dentro a una confezione di celebri biscotti dal ripieno di mele.
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