Rimini, dopo 5 anni torna il presepe meccanico di Viserba: “L’ho costruito in omaggio a mio nonno”

Rimini

Quest’anno a Viserba i regali arriveranno prima del Natale. Torna lo storico presepe del compianto Semprini grazie al lavoro appassionato del nipote e di due suoi amici. Il cuore della tradizione natalizia è senz’altro la capanna sormontata dalla stella cometa ma a Rimini nord assumerà contorni che sfumano nel ricordo «celebrando la cultura contadina».

Un piccolo capolavoro

Frutto dell’ingegno di Mario Semprini e ispirato alle idee della consorte Maria Ghinelli, la Natività ripropone una notte a Betlemme con scene tratte dalla quotidianità dell’epoca, dal venditore di frutta ai pastori con pecorelle al seguito, tra personaggi animati, acqua che brilla nel pozzo e vino che scorre davvero mentre le donne pigiano l’uva. A raccontare un lavoro di ricostruzione quasi certosino è il nipote del creatore, Giacomo Gabrielli, professione chef, 20 anni. «Il nonno è mancato nel settembre passato – premette - e la sua scomparsa mi ha convinto a ripristinare il presepio a cui teneva tanto: l’ultima volta era stato aperto al pubblico nel 2019». Così a rendere il sogno realtà hanno contribuito due amici, entrambi studenti, il 19enne Leonardo Corbelli e il 23enne Davide Vittori.

Un po’ di storia

Ma facciamo un passo indietro. Tutto è cominciato attorno al 1995 con la partecipazione di Mario all’evento “Il fai da te dei nonni” che si teneva a Rimini in piazza Cavour. Dopodiché dal 2005, quando chiuse il suo negozio di alimentari, “Market sole e mare”, inaugurato 40 anni prima in via Salcano 1A, il commerciante decise di spostare il presepe meccanico dentro la bottega ormai vuota. Costruito da lui e curato in ogni dettaglio, illuminazione compresa, l’allestimento è collocato tra un centinaio di statuine poi rese mobili, e si sviluppa su una superficie di 4 metri per 2 snodandosi lungo un suggestivo itinerario. Elemento particolare, oltre al frantoio, è una botte tagliata a metà che ospita al suo interno scene tratte dalla vendemmia con rivoli di Sangiovese e Trebbiano provenienti dalle vigne di Semprini, due ettari di paradiso situati a Covignano. Numerosi anche i riferimenti a Viserba: dall’antico panificio alla fonte Sacramora. Sei infine le pompe, riparate dai giovani, che sono tornate a far circolare l’acqua. «Sin da quando ero piccolo aiutavo il nonno e lui mi definiva il suo regista - ricorda commosso Giacomo -. Rendergli omaggio, a distanza di tanti anni, è stato un privilegio».

Dopo una presentazione ufficiosa avvenuta nei giorni scorsi alla presenza degli assessori Mattia Morolli con delega alla Cura e sviluppo dell’identità dei luoghi e alle Politiche giovanili, Francesca Mattei, non resta che aspettare il taglio del nastro fissato per sabato 6 dicembre alle 10. Nel frattempo Viserba plaude a un gesto che testimonia «la volontà di guardare al futuro con creatività», pur mantenendo intatta l’atmosfera

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